la storia
Ecco il Cammino di San Jacopo, quattro turisti di Cormons a piedi in Toscana
Il percorso sulle orme di San Jacopo parte dal centro di Firenze fino a toccare il mare a Livorno, la storia dei quattro partiti alla sua scoperta.
Se il pellegrinaggio e il cammino non è nient’altro che un modo di esplorare ed esplorarsi, allora l’estate, momento dell’anno prediletto per le vacanze, può diventare un occasione di fuggire dalla normalità e quotidianità per scoprire luoghi e culture diverse dalle abituali. Ma anche un tentativo di cementare ed approfondire legami che spesso, nella frenesia della vita di tutti i giorni, sono dati per scontati, come quello con un amico o con i genitori. Ecco che quattro cittadini di Cormons sono partiti alla scoperta della Toscana, passo dopo passo.
A comporre il team di camminatori: due genitori, Cristina Innocente e Maurizio Pelesson, il figlio e istruttore di trekking Matteo Pelesson e l’amico Cristian Sfiligoi, “Ho deciso di intraprendere il Cammino di San Jacopo - racconta Pelesson - con la curiosità che mi contraddistingue da sempre e, zaino in spalla, insieme ai miei genitori e all’immancabile amico di sempre Cristian ci siamo messi in discussione. Il cammino di San Jacopo parte dal centro di Firenze fino a toccare il mare a Livorno, è suddiviso in sei tappe da circa 30 chilometri l’una e tocca città storiche come Prato, Pistoia, Pescia, Lucca e Pisa".
"Credenziale alla mano, il famoso documento di viaggio che accompagna da sempre il pellegrino, timbro dopo timbro, chilometro dopo chilometro, tappa dopo tappa siamo riusciti nell’impresa”. Un percorso che, come detto in apertura, è anche esplorarsi: “La semplicità e la conquista, il cammino ti dà la possibilità di fare, a piedi, quello che altri fanno in macchina – ha aggiunto l'istruttore -. Una scelta diversa, scegliere la fatica ma quella gratificante, ricca dal sapore delle tue forze ma anche delle tue debolezze e paure".
"La conclusione di un cammino regala sempre occhi nuovi per vedere”. Il plauso è arrivato anche dall’assessore dello sport di Cormons, Massimo Falato: “Obiettivo, programmazione e traguardo. Ma soprattutto amicizia e famiglia. Affetti veri e unici che con la condivisione di un viaggio diventano indissolubili. Fortunato chi con il sorriso condivide la strada insieme a persone a cui si vuole bene e di cui si fida. In fondo questo è il senso della vita”. Diversi anche i cammini presenti in Friuli Venezia Giulia, come la Romea Strata.
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