la cerimonia
Duino, il Collegio del Mondo festeggia 40 anni sul colle di Medea
I giovani con i loro abiti tradizionali e non solo, il rettore: nostra comunità include il Fvg.
Tra le sue mura, si sono formati ragazzi che poi sono diventati scienziati, ingegneri, politici, attivisti e molto altro. Era il 1982 quando nasceva a Duino il Collegio del mondo unito, una realtà studentesca che in questi 40 anni ha richiamato oltre 3mila studenti in riva all’Adriatico, diventando un’istituzione di punta in Friuli Venezia Giulia, nella cerniera tra Est e Ovest dove venne collocato non a caso. Questa mattina, studenti e autorità hanno festeggiato l’importante compleanno in un luogo altrettanto simbolico.
Ai piedi dell’Ara Pacis Mundi di Medea, si sono ritrovati così circa un centinaio di ragazzi provenienti da tutto il mondo, insieme ad alumni, docenti e amministratori locali per inaugurare in grande stile l’anno accademico. “Oggi in realtà non nasce una cosa nuova - le parole in apertura del sindaco di casa, Igor Godeas -, ma si rinsalda una collaborazione con il Collegio già avviata da chi mi ha preceduto”. Fin dai tempi dell’allora primo cittadino Franco Stacul, i due centri hanno collaborato, portando i giovani più volte sul colle.
“Medea è sempre stata una comunità sensibile ai temi della pace, dell’accoglienza e della convivenza civile tra i popoli, e i numerosi eventi organizzati in questo sito ne sono testimoni” ancora Godeas, che rivolgendosi agli studenti ha sottolineato come la loro scuola “ha il grande merito di invitare a riflettere su cosa sia una società multiculturale e nello stesso tempo attrezzare voi giovani a vivere in questa nuova realtà”. Dal canto suo, l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, ha ricordato alcuni punti.
Tra questi, le due scelte strategiche compiute nel tempo dalla Regione: essere luogo di collaborazioni, di accoglienza e di incontro fra culture molto diverse e aver saputo investire sulla scienza. L’importanza del luogo ospitante è stata evidenziata dall’ambasciatore Cristina Ravaglia, presidente del Collegio, mentre il rettore Khalid El-Metaal - nominato lo scorso dicembre - ha aperto ufficialmente il suo primo anno accademico alla guida: “La nostra comunità comprende anche gli abitanti di questa orgogliosa regione”.
Tra il pubblico, i ragazzi presenti erano in parte vestiti con abiti tradizionali o che riflettevano apertamente le loro origini: chi con il kimono, chi con la maglietta della nazionale di calcio del Brasile. Differenze etniche e culturali che non rappresentano una negazione tra di loro, ma un arricchimento, come la giovane con la bandiera israeliana sulle spalle seduta a poca distanza dal ragazzo palestinese con la kefiah. Propio questo tema è stato toccato da un ex allievo, Mohamed Abdallah, passato per Duino tra il 1983 e ’85.
Lui, palestinese, in Italia conobbe subito una donna israeliana con cui avrebbe condiviso la camera. Un’esperienza che lo ha costretto a rimuovere stereotipi e preconcetti dalla mente, nella conoscenza dell’altro in un’avventura studentesca raccontata attraverso aneddoti. La marocchina Fatima El Maliani, diplomatasi nel 2019, ha invece raccontato la sua recente esperienza in riva all’Adriatico e invitato i più giovani a vivere con entusiasmo questa opportunità. Ad arricchire la mattinata, è stata la tromba di Mauro Maur con le musiche di Morricone.
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