Due città italiane capitale della cultura, Mattarella cita Gorizia e Nova Gorica

Due città italiane capitale della cultura, Mattarella cita Gorizia e Nova Gorica

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Due città italiane capitale della cultura, Mattarella cita Gorizia e Nova Gorica

Di Redazione • Pubblicato il 20 Gen 2023
Copertina per Due città italiane capitale della cultura, Mattarella cita Gorizia e Nova Gorica

Il presidente della repubblica cita le due città oggi a Brescia, «cultura è coraggio di superare muri».

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È iniziato l’anno come Capitale italiana della cultura per Bergamo e Brescia. Questo pomeriggio, le due città lombarde hanno raccolto il testimone da Procida, che ha detenuto il titolo nel 2022, durante la cerimonia ufficiale a Brescia che ha visto protagonista anche il presidente della repubblica, Sergio Mattarella. Lo stesso ha voluto ricordare anche un altro importante appuntamento che vedrà due città unite, questa volta però attraverso un confine: Gorizia e Nova Gorica come Capitale europea della cultura 2025.

“Anche Gorizia e Nova Gorica saranno ‘insieme’ capitale europea della cultura nel 2025 - sono state le parole del capo di stato - La cultura è anche coraggio di superare presunti antagonismi, di scavalcare muri, di uscire dagli schemi. Il coraggio di illuminare la città, come indica lo slogan che avete scelto, carico di significati. Le città sono sedimento di una storia, ma continuano a camminare, a progredire. Non restano uguali a sé stesse. Producono luce, si nutrono di luce. Propongono mete e valori”.

Mattarella ha quindi ricordato come in Europa si stia rivivendo "la tragedia della guerra, che speravamo fosse riposta per sempre negli archivi della storia dopo gli orrori che abbiamo allora conosciuto. Ed è proprio il mettere la dignità integrale della persona al centro di ogni azione che ci porta a stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza e libertà. Siamo consapevoli che nella costruzione di una pace giusta la cultura, nella sua dimensione universale, è chiamata a giocare un ruolo”.

Impegno anche “nel colmare le distanze, nel ricostruire rispetto e coesistenza, nell’unire gli uomini”. Citando Marguerite Yourcenar, il presidente ha rilevato che “si tratta di mettere a profitto l’avvenuto ‘ammassare riserve contro l’inverno dello spirito’”, riprendendo le parole dedicate ai “magazzini della cultura” ossia musei, pinacoteche e biblioteche. “Ecco, ci saranno tanti eventi e mostre in questi spazi a Brescia e Bergamo” e non mancheranno “occasioni di incontro, di riflessione, di gioia, di bellezza”.

“Riserve di quell’umanesimo che è nel nostro dna, e che abbiamo il compito di arricchire e diffondere, per offrire e consegnare ai giovani un percorso di vita, che loro dovranno autonomamente sviluppare”. Per Mattarella “è un segno, non solo per l’Italia ma per l’intera Europa, la scelta di declinare al singolare il titolo di Capitale della cultura” ricordando quindi il caso delle due città divise un tempo dalla Cortina di ferro, oggi unite nell’Ue. L’augurio a Bergamo e Brescia è di “essere protagonisti di un nuovo dialogo che guardi all’intera Italia e all’Europa”.

Foto Quirinale

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