i lavori
Dubbi su Galleria Bombi a Gorizia, il tunnel rimarrà chiuso tre mesi
Partite questa mattina le operazioni di monitoraggio dell'area, per studiare l'origine delle perdite. Passaggio chiuso per tutti.
Chiusa. Galleria Bombi si presenta così dalle 9 di questa mattina a Gorizia, nel primo giorno di lavori per il suo monitoraggio. L’amministrazione comunale aveva già deciso da tempo di bloccare il passaggio ciclopedonale e viario che collega il centro cittadino con via Giustiniani, arteria che conduce ai principali valichi urbani con la Slovenia. Saranno necessari tre mesi di operazioni, per una spesa complessiva di oltre 55mila euro stanziati dall’allora Unione territorio intercomunale Collio-Alto Isonzo. L’obiettivo è capire come agire sull’area per la successiva riqualificazione, tenendo conto anche degli altri progetti sulla collina del castello.
“Si tratta della prima fase - spiega il dirigente dei Lavori pubblici, Alessandro De Luisa - e consiste nello scoperchiamento della lamiera presente. Tutto ciò servirà a completare le analisi e i rilievi, sia con carotaggi che con il georadar, per capire com’è fatta la volta. Sulla base di questi risultati, inclusi quelli delle ricognizioni visive, si deciderà l’intervento da fare”. La speranza è che la chiusura necessaria sia anche minore dei tre mesi preventivati, ma in ogni caso il cantiere in corso è preparatorio a quanto bisognerà fare nel prossimo futuro. “Per completare gli studi - evidenzia De Luisa - bisogna eliminare la lamiera aggregata presente”.
Un’operazione che non dovrebbe essere particolarmente complessa, quindi, andando ad intervenire sotto il rivestimento attuale che funga da “grondaia”. Tolta questa, al momento non è stato ancora deciso se verrà riposizionata una uguale o si faranno altre scelte, rinviando al report finale: “L’ideale sarebbe lasciare che la volta resti visibile”. Nel frattempo, il sindaco Rodolfo Ziberna fa il punto: “Spero che il tempo necessario non sarà lunghissimo, ci accerteremo delle ragioni delle perdite”. Negli ultimi dieci anni, infatti, “il colle è stato interessato da importanti opere pubbliche. Per la galleria abbiamo dei bellissimi progetti, che condivideremo più avanti”.
Gli operai procederanno quindi con la manutenzione straordinaria, oltre alla verifica strutturali della parte più alta del tunnel, realizzata in calcestruzzo. La riapertura del passaggio è prevista per il 30 settembre, mentre alcuni passanti e turisti si sono avvinati incuriositi già oggi alle transenne, per capire cosa stesse succedendo. Il progetto esecutivo è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2021-23, venendo approvato recentemente dalla giunta per quanto riguarda questa prima fase. Si attendono ora i responsi sui possibili pericoli, legati proprio alle infiltrazioni.
Già nel 2012, peraltro, c'è stata un'operazione di messa in sicurezza di una micro-frattura proprio sulla volta. Sul tema è intervenuto più volte in Aula il consigliere Federico Gabrielcig (Percorsi goriziani): "Per fortuna qualcuno all'interno dell'amministrazione (non so se la parte politica o quella amministrativa) - commenta l'esponente di minoranza - ha compreso il mio timore e nel 2020 è stata affidata una verifica preliminare della situazione della galleria. Evidentemente i primi riscontri hanno richiesto ulteriori approfondimenti e quindi si è arrivati alla completa rimozione delle coperture anti-gocciolamento".
Gabrielcig evidenzia quindi che "a livello politico, la ritengo una vittoria del buon senso e dei cittadini, che almeno in questo caso sono un po più sicuri. Sul futuro della galleria l'amministrazione, soprattutto chi verrà dopo dovrà valutare il suo utilizzo in un quadro complessivo. Anche perché, se prima o poi si completerà questo benedetto ascensore, sarebbe quantomeno complicato garantire sia la sicurezza dei pedoni che si recano all'ascensore, sia il passaggio di auto 'regolare'".
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