Uno spazio per giochi e imparare, quei servizi 0-6 al Centro Lenassi di Gorizia

Uno spazio per giochi e imparare, quei servizi 0-6 al Centro Lenassi di Gorizia

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Uno spazio per giochi e imparare, quei servizi 0-6 al Centro Lenassi di Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 24 Mar 2024
Copertina per Uno spazio per giochi e imparare, quei servizi 0-6 al Centro Lenassi di Gorizia

Continua la nostra indagine sul mondo dei servizi all'infanzia, esplorando questa volta il Servizio educativo Zerosei e il Centro Bambini e genitori.

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Immaginiamo un luogo in cui i bambini possano imparare fin dai primi mesi a stare in mezzo ai coetanei, ad ascoltare delle letture, a condividere spazi e giochi, a memorizzare volti adulti diversi da quelli dei familiari. Il tutto mentre la mamma, il papà, il nonno o la baby sitter si prendono cura di loro senza essere distratti da pensieri diversi: la casa, la spesa, il lavoro. A Gorizia questo spazio c’è, o meglio: come la ludoteca 6-14 anni e il doposcuola al momento il Servizio educativo Zerosei e il Centro Bambini e genitori, parte dei servizi educativi comunali, sono purtroppo in stand by causa i lavori di ristrutturazione del Centro Lenassi che ne ospita le attività, ferme dalla scorsa estate.

Al primo piano dello stabile di via Vittorio Veneto, accessibile con ascensore anche per facilitarne la frequentazione con passeggini o ausili per disabili, un ambiente di trecento metri quadrati può accogliere fino a venticinque bambini contemporaneamente che, nella bella stagione, possono spostarsi all’esterno per i giochi in giardino. Ci racconta la sua storia la responsabile Fabiana Morgia: «Il servizio educativo Zerosei affianca i servizi tradizionali per i bambini che non frequentano il nido ma nulla preclude la sua frequenza nelle ore pomeridiane anche da chi usufruisce dell’asilo, da cui differisce perché non si tratta di un servizio di affido».

«Quelle come la nostra sono strutture che in Italia si trovano a macchia di leopardo, integrative rispetto a quelle tradizionali. Il servizio è stato avviato nel 2000 all’interno della scuola materna della Madonnina: era una progettualità nata dalla legge 328 e si svolgeva assieme ai Comuni di Gradisca d’Isonzo e Cormons, con un team di lavoro unico che collaborava con l’azienda sanitaria e i servizi sociali. Poi, nel 2012, ci siamo trasferiti al Lenassi». Il Centro bambini genitori, aperto al mattino, contempla la presenza di bambini dagli zero ai tre anni accompagnati da un adulto di riferimento per agevolare l’inizio della condivisione di spazi e tempi assieme a dei coetanei.

Il servizio ha una sua continuità e, in tempi normali, è aperto tre mattine a settimana dalle 9 alle 12. «Si mette in atto un contesto in cui i piccoli iniziano a stare insieme agli altri, aspetto importantissimo per lo sviluppo a partire già dai tre mesi – spiega ancora Morgia - . Qui c’è un ambiente di stimolazione acustica e visiva, ma è uno spazio importante anche per il genitore che soprattutto nei primi tempi rischia l’isolamento per allinearsi ai ritmi di vita del bambino. È invece importante per esempio per una mamma confrontarsi con altre madri e l’adulto di riferimento, chiunque sia, non è un accessorio.

Soprattutto fino ai 24 mesi tutte le attività proposte, che iniziano alle 10 e variano per fasce d’età, prevedono la presenza e la partecipazione dell’accompagnatore mentre fra i 24-36 mesi si inizia a prevedere qualche momento a settimana con separazione fisica, in un ambiente diverso ma sempre all’interno del servizio». La frequenza, anche una volta iscritti, non è obbligatoria e l’orario di accesso può mutare in base all’età del bambino e alla sua capacità di adattamento, venendo continuamente “rinegoziato” in base alle necessità del piccolo e della famiglia. Al pomeriggio il servizio amplia la propria offerta e diventa Ludoteca zerosei, abitualmente aperta due volte a settimana dalle 16 alle 18.30 e all’interno della quale si valuta se favorire l’integrazione o tenere separati i bambini per fasce d’età.

«L’obiettivo – racconta ancora la responsabile – è favorire anche lo scambio fra adulti nella normalità del compito genitoriale per aiutarsi nella crescita dei bambini. Qui spesso si forma una “piccola comunità educante” di genitori che poi si ritrova all’esterno per continuare a esercitare la propria attenzione comune ai bisogni del bambino». Fra le attività proposte un posto di primo piano lo occupa la lettura grazie al fatto che la Ludoteca è presidio del progetto Nati per leggere tanto da avere uno spazio specificamente allestito per favorire la comodità della lettura fra mamma e bambino che può culminare anche nel prestito dei libri.

Altre iniziative si legano al progetto Nati per la musica mentre settimanalmente vengono proposte esperienze creative, manuali, di sensorialità e ludico-motorie. Il servizio è rivolto prevalentemente alle famiglie residenti a Gorizia che possono accedervi con una tariffa annuale di 56 euro che scendono a 36 per il solo periodo gennaio-maggio; in caso di famiglie provenienti da fuori città la tariffa aumenta in entrambi i casi del 40%. La Ludoteca è risultata un punto di riferimento importante anche per le famiglie straniere che la frequentavano ampiamente prima dell’attuale chiusura.

«Nel 2019 si potevano sentire diciassette lingue diverse – afferma Morgia, che sottolinea – cerchiamo di valorizzare il rapporto umano per lo sviluppo e la crescita, non solo dei bambini ma anche degli adulti». Forte è quindi l’attesa per la riapertura del servizio, luogo fondamentale per il gioco, la crescita e la conoscenza, nella consapevolezza, come diceva Bruno Munari, che «Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco».

Foto di Pavel Danilyuk

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