Il personaggio
Don Carlo Chiarotto saluta Piazzutta, ora l'incarico in terra trevigiana
Il sacerdote, da poco compiuti 80 anni, era in servizio a Gorizia da tre anni. L'abbraccio della comunità.
Ha salutato domenica, don Carlo Chiarotto, da tre anni vicario dlla parrocchia di Piazzutta a Gorizia. Da poco compiuti gli 80 anni, è stato trasferito a Castello di Codego, nel trevigiano. Nel giro di qualche giorno in tantissimi si sono messi all’opera per organizzare la commossa celebrazione di saluto, in una calda domenica di agosto: si può ben dire che tutta la parrocchia di Piazzutta abbia cercato di essere presente, compresi anche diversi bimbi – così rari da vedere in chiesa d’estate – per salutare il “proprio” don Carlo. Ognuno dei dieci gruppi operanti in parrocchia ha voluto offrire un piccolo segno concreto a simboleggiare la gratitudine di tutta la comunità per questi anni di cammino insieme.
La porta di don Carlo era sempre aperta, ogni giorno, impegnato a far sì che la chiesa sia davvero la casa di tutti, nessuno escluso, con un occhio di riguardo ai bambini che gioiva nel veder giocare a pallone in ricreatorio dopo Messa. Su questo ci teneva in modo particolare: sull’educazione dei bimbi e dei ragazzi assieme alle famiglie e nell’attenzione a creare dei momenti aggregativi dopo la Messa domenicale perché i piccoli potessero giocare assieme. Un sogno, per il momento rimasto nel cassetto, è stato quello di una definitiva sistemazione e messa in sicurezza degli spazi esterni dell’oratorio.
Il dialogo con i collaboratori è sempre stato cordiale e rispettoso, cercando di valorizzare con sapienza l’impegno di tutti. Lo spirito di filiale obbedienza che lo ha sempre caratterizzato si è dimostrato anche nella disponibilità a seguire la nuova prassi che si è fatta strada negli ultimi tempi della continua turnazione, a volte faticosa, dei sacerdoti salesiani da una chiesa all’altra per le messe domenicali.
In questi anni don Carlo si è fatto voler bene dalla gente, dai più piccoli che conosceva tutti per nome, alle famiglie e agli anziani. A Gorizia, dove era stato una prima volta negli anni Settanta come vicario a Straccis, lascia un’amabile ricordo di un pastore capace davvero di stare davanti, in mezzo e dietro il suo gregge, come insegna papa Francesco. Don Carlo, anche se il saluto è avvenuto domenica 11 agosto, partirà dalla città appena domenica 18.
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