Domus de janas e preistoria in Sardegna: Oppes presenta il suo libro a Gorizia

Domus de janas e preistoria in Sardegna: Oppes presenta il suo libro a Gorizia

L'evento

Domus de janas e preistoria in Sardegna: Oppes presenta il suo libro a Gorizia

Di I.B. • Pubblicato il 09 Ott 2023
Copertina per Domus de janas e preistoria in Sardegna: Oppes presenta il suo libro a Gorizia

Ospite dei Circoli Sardi del Friuli Venezia Giulia sarà il giornalista Tonino Oppes a lungo caporedattore di Rai Sardegna.

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Sarà lungo viaggio nella preistoria quello che proporranno i Circoli Sardi del Friuli Venezia Giulia grazie a una serie di incontri che l’Associazione regionale ha promosso con il giornalista Tonino Oppes, a lungo caporedattore di Rai Sardegna, che con Nicola Castangia ha curato il volume “Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas”.

Il primo appuntamento è in programma martedì 10 ottobre alle 18.30 a Gorizia: nella sala conferenze del Trgovski Dom (Sala della Biblioteca nazionale slovena, corso Verdi 52) l’autore dialogherà con il giornalista Christian Seu. Il calendario delle presentazioni proseguirà poi l’11 a Udine, il 12 a Tolmezzo e il 13 a Pordenone.

Il libro è un viaggio fantastico tra i luoghi della Preistoria, alla scoperta dei più importanti ipogei dell’Isola dove si incrociano storia e leggende. Si attraversa la Sardegna (sono oltre quaranta i siti visitati) in compagnia di una guida davvero speciale: Shardu, un personaggio di fantasia nato cinquemila anni fa e fautore di opere d’arte destinate a durare in eterno. “Le case delle fate, l’incanto delle domus de janas”, che è stato presentato al Salone del libro di Torino e in numerosi centri dell’Isola, va verso la terza ristampa ad appena otto mesi dalla sua uscita.

Le parole di Shardu, supportate da puntuali informazioni di carattere scientifico, e le incantevoli immagini di Castangia, prendono per mano il lettore e, come per magia, lo portano indietro nel tempo quasi a contatto con i popoli preistorici che vissero tra il V e il III millennio avanti Cristo. Fu in quel lungo periodo che uomini tenaci e geniali, armati di sole pietre, scavarono la roccia per costruire le tombe in cui seppellire degnamente i propri defunti e custodire per sempre il loro ricordo.

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