Gorizia, Dominique e Dragana portano la moda in showroom: nasce Projekt D

Artigiani e moda, due ragazze lanciano Projekt D a Gorizia

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Artigiani e moda, due ragazze lanciano Projekt D a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Ott 2022
Copertina per Artigiani e moda, due ragazze lanciano Projekt D a Gorizia

L'idea nata da due ragazze, domani le visite con le stesse artigiane tra materiali e stili.

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Artigiani del territorio in vetrina, raccontando il proprio percorso e i materiali preferiti. Projekt D parte domani a Gorizia, riaprendo gli spazi di uno showroom in via del Seminario grazie all’idea di Dominique Pozzo e Dragana Radosevic (nella foto), rispettivamente fotografa e blogger, dopo un loro viaggio a Milano per assistere a una presentazione di abiti e accessori fatti a mano. “Ci siamo chieste perché non riproporre lo stesso qui da noi - spiega Pozzo - e abbiamo cercato alcuni nomi su entrambi i lati del confine”.

È nata così una ricerca di nomi e stili tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, raccogliendo l’adesione di nomi che hanno già avviato una propria attività nel settore. L’obiettivo è riproporre l’iniziativa due volte all’anno, in concomitanza con l’avvio delle nuove stagioni, con giornate di appuntamenti e visite insieme agli stessi artigiani. Per questa data zero, che si terrà sabato dalle 10.30 alle 18.30, è stata coinvolta anche l’esperta di armocromia Helena Pertot, alle 16 (in italiano) e alle 18 (in sloveno).

Dal pomeriggio, inoltre, sarà anche possibile acquistare i prodotti esposti. Diverse le realtà che hanno accolto l’invito, dagli stilisti ai creatori di gioielli e accessori, e altrettante sono le influenze che arrivano dagli angolo più disparati del mondo: da Ambra Tilati, anima di Adelaide 1931 di Udine che ha attinto dal suo viaggio in Islanda per i suoi capi; a Cinzia Cibin di Pordenone, fondatrice di LaCibi dopo aver toccato Cina e Romania. Dall’Asia ha raccolto lo stile impresso in alcuni vestiti, nonché nei tessuti stessi.

C’è poi Manca Drusany e il suo Amabilia lingerie: lei, 24 anni di Řenče, studia grafica a Lubiana e coltiva la passione per l’intimo con cotone e pizzo, utilizzando prodotti sloveni. Tra le creazioni più particolari, ci sono quelle di Tina Vraneš, da Isola, che ricorrendo a materie prime vegane ha creato borse piatte ma funzionali, con il concetto che l’imperfezione non è un qualcosa in meno ma rende unico il prodotto. L’oca bianca ed altre storie, atelier nato a San Daniele del Friuli, ha invece realizzato 220mila angeli in 25 anni.

Si tratta di pupazzetti incorniciati, fatti a mano ad hoc con un outfit personalizzato. Esposte poi anche le creazioni di Fi by Gaja, borse di cactus e foglie di ananas con materiali arrivati da Africa e Sud America, oltre che di carta. Segreti e dettagli saranno illustrate dalle stesse artigiane, con un showroom casualmente tutto al femminile per questa prima data. Lo spazio espositivo si trova all’incrocio tra via del Seminario e via San Giovanni, con visite guidate durante tutta la giornata dedicata a moda e materiali.

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