la proposta
Dolegna punta sul turismo delle radici, il progetto con Corno e Prepotto
Il Comune partecipa al bando nell'anno delle radici italiane, il progetto dedicato alla valorizzazione delle sette chiese e altri monumenti.
Proporre un’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore, come alloggi, enogastronomia, visite guidate, la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo discendenti. Questo è l’obiettivo ambizioso che Dolegna del Collio punta a realizzare tramite l’ottenimento di fondi attraverso un bando statale, creato per l’occasione del 2024, l’anno delle “origini italiane”.
Tra i fini del bando stesso, messo in campo da un accordo congiunto fra il ministero della Cultura e quello degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, c’è quello di coinvolgere le comunità italiane residenti all’estero nel valorizzare l’offerta turistica locale, all’interno di un tentativo di invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani per sostenere attivamente il rilancio post Covid della cultura, del turismo e, ovviamente, dell’economia.
Una sorta di “riscoperta”, quindi, che sposta il focus sui luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori futuri di riappropriarsi delle loro origini attraverso la riscoperta delle tradizioni e delle specificità locali. «Il progetto “Turismo alle radici” – spiega il sindaco Carlo Comis – è ministeriale e punta a finanziare quelle che sono le radici dei residenti italiani all’estero. Il nostro obiettivo è far riscoprire il nostro territorio a coloro che sono legati al nostro territorio e che sono sparsi per il mondo attraverso una proposta culturale nuova facendo leva sulle nostre peculiarità, come ad esempio il ricco patrimonio di chiese che sono disseminate nel nostro comune».
Al bando, come detto, parteciperà Dolegna del Collio che, collaborando con Prepotto e Corno di Rosazzo, punterà ad un punteggio maggiore al fine dell’ottenimento dei fondi necessari per l’avvio del progetto. «Ognuno di noi ha presentato una progettualità con il fine comune di dare lustro al territorio – continua Comis - Per quanto riguarda la nostra municipalità, vogliamo puntare molto sulle storie e sulle specificità delle nostre sette chiese, affiancando a queste una riscoperta e valorizzazione di tutti i monumenti e le costruzioni storiche che ci sono sul territorio, come ad esempio la casa natale del poeta Zorutti. Speriamo, a questo punto, che quanto stiamo facendo possa trovare compimento».
Foto a_true_italian_experience/Flickr
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