lo studio ires
Dolegna del Collio è il comune più ricco della provincia di Gorizia nel 2020
La piccola realtà del Collio sale al primo posto ed è terza a livello regionale. Gorizia appena 15esima in provincia.
Dolegna del Collio è il comune più ricco dell'ex provincia di Gorizia. Il dato emerge dall'ultima indagine dell'Ires Fvg sulle dichiarazioni Irpef 2020, evidenziando che in regione ci sono le paghe più basse del Nord Italia. Per quanto riguarda la provincia, il territorio con appena 334 contribuenti si posiziona in cima alla classifica con una 25.664 euro di imponibile medio. Lo seguono a "pari punti" Capriva del Friuli, con 1.310 persone interessate, dove la somma scende a 22.687; e Staranzano, che però conta 5.409 contribuenti. Gorizia arriva solo in 15esima posizione, con una media di 20.992 e 28.029 soggetti coinvolti. San Floriano del Collio chiude la lista, con appena 15.180 euro su 799 persone.
Monfalcone è 23esima, con 19.920 euro di media su 21.867 contribuenti. Rispetto all'anno scorso, il piccolo comune supera Capriva ed entra nella top 10 regionale, addirittura al terzo posto dopo Moruzzo e Pagnacco. Si tratta dell'unico comune del Goriziano in graduatoria. A livello complessivo, il Friuli Venezia Giulia, in base alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2020 (e riferite all’anno precedente), si conferma al nono posto a livello nazionale, ultima tra le regioni del Nord subito dopo la Liguria, con un reddito complessivo medio di 22.730 euro (contro i 22.561 dell’anno precedente). La Lombardia è la regione più “ricca” con una media di 25.776 euro, mentre in fondo alla graduatoria si colloca la Calabria con 15.595 euro.
A firmare lo studio è il ricercatore Alessandro Russo, che ha lavorato su dati del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il reddito imponibile medio (che non comprende quindi gli oneri deducibili) in Fvg è invece pari a 21.807 euro (contro una media nazionale di 20.991 euro). A livello provinciale, Trieste presenta il valore più elevato, ossia un reddito imponibile medio pari a 23.403 euro, mentre Gorizia registra quello più basso (20.892 euro). La realtà giulana risulta anche la decima provincia a livello nazionale (l'anno precedente era undicesima) e la seconda del Nordest dopo Bolzano. Al contrario, Rovigo si colloca all’ultimo posto, essendo una delle più “povere” di tutto il Nord.
Fino al 2016, inoltre, il numero dei contribuenti era in continua diminuzione nella nostra regione, essendo passato da circa 970mila nel 2009 a meno di 920mila (-5,1%). Nel 2017 si è finalmente arrestata tale tendenza negativa ed è cominciata una fase espansiva che ha portato l’anno scorso i contribuenti a quota 937.104. L’andamento degli anni più recenti è attribuibile alla ripresa dell’occupazione dipendente (quasi 510mila unità), mentre continua a diminuire il numero di pensionati (sono meno di 355.000). Le dichiarazioni analizzate si riferiscono all’anno d’imposta 2019, quindi riflettono la situazione precedente l’emergenza sanitaria tuttora in atto, che ha avuto pesanti ripercussioni anche sull’economia e sul mercato del lavoro.
La distribuzione dei contribuenti regionali in classi di reddito complessivo mostra che il 36,8% si colloca al di sotto dei 15mila euro, mentre lo scaglione con la frequenza più elevata è quello tra 15.000 e 26.000 euro (che include il 33,3%). Poco più di 42mila contribuenti (pari al 4,5%), infine, in regione dichiarano più di 55.000 euro; tra questi solo 6.322 (lo 0,7%) totalizzano più di 120mila euro. Per quanto riguarda il “Bonus Irpef” di 960 euro, introdotto nel 2014 e riconosciuto ai titolari di reddito da lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati (la cui imposta sia di ammontare superiore alle detrazioni per lavoro dipendente), è stato oggetto di modifiche nel 2018 per quanto riguarda le soglie di fruibilità.
Ora l’importo di 960 euro spetta ai contribuenti con reddito fino a 24.600 euro, poi viene proporzionalmente ridotto per i redditi fino a 26.600 euro. Dalle dichiarazioni presentate nel 2020 a livello nazionale risultavano oltre 12 milioni di soggetti a cui spettava il bonus, per un ammontare di più di 9,9 miliardi di euro (in media 816 euro procapite). In Fvg i beneficiari sono stati 281.254 (pari al 55,2% dei dipendenti), per un totale di quasi 230 milioni di euro (pari a 816 euro procapite). Occorre anche sottolineare che, sempre in Fvg, per 40.777 contribuenti (pari al 14,5%) si è alla fine verificata una restituzione parziale (o totale) del bonus, in quanto non effettivamente spettante.
A livello nazionale, 1,7 milioni di soggetti hanno dovuto restituire integralmente o parzialmente il credito ricevuto. Il datore di lavoro provvede infatti ad erogare su base mensile il bonus ai contribuenti che ne hanno diritto in base alle informazioni in suo possesso; successivamente, in sede di dichiarazione, è necessario procedere al ricalcolo del credito spettante tenendo conto di tutti i redditi. A livello regionale, come abbiamo già visto, Moruzzo si conferma al primo posto (e 33esimo a livello nazionale, mentre l’anno precedente era 56esimo) con 29.739 euro di media, seguito da Pagnacco (25.983), Dolegna del Collio (25.644) e Duino-Aurisina (24.996).
Nella foto: il castello di Trussio a Dolegna (LorisRomito/Wikicommons)
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