la riapertura
Doberdò chiude l'odissea della sua biblioteca, libri sugli scaffali grazie a Nova Gorica
Ieri mattina la riapertura degli spazi, chiusi da ormai 13 anni. I libri erano stati depositati nella soffitta della sede dell’associazione Kremenjak.
È stata inaugurata ieri la Biblioteca comunale di Doberdò del Lago, dopo i lavori di restauro che ne avevano costretto la chiusura per ben 13 anni. «In questi anni – le parole del vicesindaco Vlasta Jarc – sia l’amministrazione, sia i cittadini che ci chiedevano quando avremmo riaperto la biblioteca, sentivano la mancanza di qualcosa di molto importante, che rappresenta il fondamento della nostra lingua e cultura: i libri». «Ma la biblioteca – continua – non è solo un luogo dove prendere in prestito libri, è un luogo che accoglie tutti, dove grandi e piccini possono incontrarsi, dove i bambini possono ascoltare favole, dove possono svolgersi tante attività culturali».
Le fa eco il sindaco Fabio Vizintin: «Per il Comune è stato un momento estremamente gioioso, perché si restituisce alla comunità una biblioteca che è rimasta chiusa per troppo tempo, a causa di ormai ben note peripezie e vicende giudiziarie. Ma almeno, da quel punto di vista, c'è anche la soddisfazione che il tribunale ci ha dato ragione e che di conseguenza abbiamo ricevuto anche dei risarcimenti».
Dalle origini a oggi
Ma ripercorriamo velocemente la storia della biblioteca. L’istituzione affonda le radici nel 1966, anno della sua fondazione. Poi, nel 1987, avvenne il trasloco nella struttura in cui era stata appena inaugurata anche la scuola media, dove ha operato fino al 2011. Erano ormai necessari degli interventi di ristrutturazione e ampliamento della scuola secondaria di primo grado, poiché non c’erano abbastanza aule per i tanti studenti che si erano iscritti.
«Nessuno, quell’anno, si sarebbe aspettato che i lavori avrebbero subito un così grave ritardo», commenta amaramente Jarc. Per fortuna, i libri, che nel frattempo erano stati depositati nella soffitta della sede dell’associazione Kremenjak, non hanno subito danni. Si è così potuto procedere al loro recupero e alla loro catalogazione, grazie al supporto del Consorzio culturale del monfalconese e della cooperativa La Collina.
«Con il contributo della Biblioteca di Nova Gorica “France Bevk”, attraverso il sistema della Biblioteca nazionale slovena e degli studi (Nšk), e con quello del Ministero italiano della Cultura, abbiamo acquistato molti nuovi libri sia per adulti, sia per bambini», afferma sempre il vicesindaco. Non solo. Durante l’ultima chiusura, sempre la biblioteca di Nova Gorica era venuta in soccorso delle scuole con il Bibliobus: il servizio che consentiva agli alunni di prendere in prestito i libri del proprio sistema bibliotecario. «Ci è voluto molto lavoro – rivendica Jarc – ma è stato eseguito con il cuore affinché la biblioteca risultasse più bella e accogliente possibile».
Prima del taglio del nastro – a cui hanno assistito anche il sindaco di Savogna Luka Pisk, la direttrice della Nšk Luisa Gergolet, la direttrice della “France Bevk” Irena Škvarč e la direttrice dell'Istituto comprensivo di Doberdò Sonja Klanjšček – si è esibito nel piazzale a fianco della biblioteca il coro giovanile Veseljaki, con l’accompagnamento della fisarmonica di Tomaž Grassi. Dopodiché, i bambini presenti hanno potuto assistere allo spettacolo Kamishibai “Nekoč je živela bela roža”, con la lettura di alcune fiabe da parte di Katerina Ferletic.
Foto Tibaldi
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