«Le divisioni vanno lasciate a casa, questo è successo di cultura e arte». Nel Travnik i sindaci lanciano Go! 2025

«Le divisioni vanno lasciate a casa, questo è successo di cultura e arte». Nel Travnik i sindaci lanciano Go! 2025

IN PIAZZA VITTORIA

«Le divisioni vanno lasciate a casa, questo è successo di cultura e arte». Nel Travnik i sindaci lanciano Go! 2025

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 08 Feb 2025
Copertina per «Le divisioni vanno lasciate a casa, questo è successo di cultura e arte». Nel Travnik i sindaci lanciano Go! 2025

I discorsi dei due primi cittadini, Samo Turel e Rodolfo Ziberna, di fronte a una gremita Piazza Vittoria sottolineano il futuro comune dei due centri.

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Non è solo il sogno di una città, ma un progetto ampio e di prospettiva. Alle undici e un quarto la parata festiva giunge in piazza Vittoria. I sacri bronzi delle chiese di tutta la città suonano a festa, accogliendo con un grande abbraccio l’unione culturale di italiani e sloveni. Sul palco della piazza salgono i sindaci Rodolfo Ziberna e Samo Turel. Con loro, diversi amministratori e i gruppi folcloristici.

Ziberna procede a braccio. «Siete tantissimi, siete bellissimi – esordisce – Samo, ma chi ci batte? Per me è stata la notte prima degli esami, non ho dormito». Battute a parte, il primo cittadino prosegue: «Quello di oggi è un momento di festa e di ringraziamento. Comincia una nuova epoca, una rinascita di relazioni che si erano un po’ sopite nel corso degli anni, ma che oggi sono riesplose».

Per Ziberna le divisioni «vanno lasciate alle spalle per un futuro di crescita». «Basta con “noi e voi”, siamo solo “noi”». Seguono i ringraziamenti a cittadini, associazioni, Regione, Gect, amministratori italiani e sloveni. «Gorizia sta rinascendo sotto gli occhi di tutti» conclude Ziberna.

A parlare di «desiderio delle generazioni di superare i confini» è poi il sindaco Samo Turel, che sottolinea il «contributo prezioso» degli sloveni nella costruzione dei legami transfrontalieri. «Si può coesistere e si può collaborare – aggiunge Turel – questo è lo spirito dei valori europei. Portiamo a casa un successo di cultura e arte, che permetterà di conoscersi. I commissari europei che ho incontrato stamattina sono commossi da tutto questo». «Anche una volta spente le luci di questo evento il nostro percorso continuerà – conclude – verso un futuro di pace, tolleranza e democrazia, che sono i valori fondanti dell’Unione Europea».

Al termine dei discorsi, il violinista Pierpaolo Foti incanta il pubblico presente. Poi spazio alla danza con i ballerini Alex Devetak e Mara Cappiello, vicecampioni nazionali nelle danze latinoamericane. Si esibisce anche la cantante monfalconese Shari. Ad allietare i presenti le melodie eseguite da ben tre cori: il coro giovanile misto Emil Komel, i Freevoices e il coro dello spettacolo Da Nizza a Gorizia (Kulturni center Lojze Bratuž). Alle 13 il corteo riprenderà a sfilare verso via San Gabriele, con alcuni spettacoli musicali lungo il percorso.

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