le interrogazioni
L'ex distributore Agip da demolire, parcheggi e car sharing in centro a Gorizia

Numerose le interrogazioni che hanno richiesto oltre un'ora e mezza di confronto, dall'avvio dei centri estivi alla futura riorganizzazione della Provincia.
Era un consiglio comunale a lungo atteso dalla cittadinanza, quello che si è svolto nel pomeriggio di ieri a Gorizia. Complice lo scarseggiare dei medici di base - sempre più diffuso sull’intero territorio nazionale - molti cittadini hanno scelto di presenziare all’assise esponendo cartelli, poi tolti su richiesta del presidente Silvia Paoletti. Prima delle comunicazioni del sindaco, la presidente ha dichiarato l’avvenuto prelievo dal fondo di riserva risalente al due aprile, per un ammontare di 27.500 euro. Il denaro sarà destinato all’acquisto di attrezzature e arredi per i previsti seggi elettorali, a sostituzione di quelli danneggiati durante la grandinata del 24 luglio scorso.
A chiederne contezza il consigliere Emanuele Traini (Ragione autonoma Fwd) e Franco Zotti (Zotti contro tutti). «Una spesa necessaria a coprire i 37 seggi elettorali presenti – ha spiegato l’assessore Maurizio Negro - Ogni seggio ha almeno 4 tavoli, quelli precedenti erano custoditi presso il magazzino della Protezione civile il cui tetto è andato distrutto». Roberto Sartori (Lega) chiede notizie in merito al rifacimento della stazione di Nova Gorica e al traffico merci dirottato su Villa Opicina, ipotizzando un depotenziamento del progetto sulla lunetta a discapito della Sdag. Secondo il sindaco Rodolfo Ziberna - che riporta anche le parole dell'omologo di Nova Gorica, Samo Turel - «nulla è cambiato. La stazione della Transalpina subirà un ridimensionamento dei binari, mentre il traffico merci verrà allocato a Vrtojba».
Una lunetta che sarà destinata non solo al traffico merci, ma anche al turismo, mentre «il portale radiometrico non verrà spostato», assicura; ribadendo come «qualsiasi altra decisione vada condivisa con l’amministrazione regionale e con la controparte slovena». Evocando teatralmente “Il conte di Carmagnola” di manzoniana memoria, il dem Franco Perazza ha concluso come «a Gorizia nessun se ne duol». E rivolgendosi a Negro ha chiesto notizie in merito a un’ipotetica regione con Trieste come città metropolitana di riferimento. «Sono anni che si parla della geografia del Friuli Venezia Giulia – ha osservato Ziberna – C’è chi vede una regione divisa in due, fra area friulana e giuliana. Noi eravamo e rimaniamo per il mantenimento della provincia isontina. Il discorso non è legato al numero di province, ma alle competenze».
A rimarcare le diversità culturali dell’Isontino è stato Negro, che nella recente riunione di Tarcento ha ricordato come lo statuto speciale sia stato ottenuto nel 1963 grazie alla città di Gorizia. «La nostra posizione è riavere la provincia», ha puntualizzato con fermezza.
Sullo sviluppo della logistica rafforzata si è soffermato invece Andrea Tomasella (Lega), chiedendo aggiornamenti sul potenziamento delle attività d’impresa, fra cui spiccano Sdag, aeroporto di Gorizia e Zona industriale. Ziberna ha ricordato come governo e Regione abbiano condiviso le misure da adottare, in primis snellendo i tempi o abbattendo la fiscalità per i nuovi assunti. «L’obiettivo è rendere maggiormente appetibile dal punto di vista logistico il nostro territorio».
Eleonora Sartori (Noi mi noialtris Go) si informa in merito alla ciclabile di via San Gabriele e al gruppo di lavoro “alberi e verde urbano” che ha per capigruppo – oltre Gorizia – Grado, Tavagnacco, Trieste e Udine. Dal «pessimo stato» in cui versa la pavimentazione la sua attenzione si è spostata agli ordigni bellici rinvenuti in via Vittorio Veneto, e a una necessaria «indagine preliminare». A rispondere è il delegato all'ambiente Francesco Del Sordi, secondo cui la commissione “alberi e verde” è regionale e prettamente tecnica. Da verificare con l’Ufficio del traffico le condizioni della ciclabile e il rispetto del codice della strada, mentre in merito agli ordigni bellici, Del Sordi precisa come la comunicazione sia stata gestita dal genio militare. «Esistono regole di ingegneria civile che prevedono bonifiche superficiali o profonde», per questo motivo nell’area del campus saranno necessarie debite bonifiche, con modalità d’intervento da stabilire con la Prefettura.
Antonio Devetag (Gorizia3.0) ha auspicato il ritorno di Gorizia a capoluogo, perché «contiene i tesori più grandi dal punto di vista culturale e linguistico». E riprendendo le parole di Negro, ha sottolineato il ruolo di Gorizia come «elemento costitutivo dell’autonomia della regione» anche grazie al passato sostegno di Darko Bratina e Paolo Petiziol. Proponendo di ampliare il Gect ad Aquileia e al cervignanese si è augurato una visione di più ampio respiro che racchiuda la pluralità di ricchezze linguistiche. Contrario all’allargamento del Gect Ziberna, secondo cui «è meglio operare col Gect come partnership», in quanto l’ampliamento «depotenzierebbe il comune di Gorizia». Con i due Gect presenti e altri due in costruzione, Ziberna ha riflettuto come nella cinquantina di Gect europei quello di Gorizia sia stato riconosciuto il migliore.
Sul tema della scuola è intervenuta Rosy Tucci (Gorizia è tua), secondo la quale «una città accogliente deve essere attenta al welfare». E rivolgendosi all’assessore Silvana Romano ha evidenziato le problematiche cui dovranno far fronte i genitori a partire dall’otto giugno, «riorganizzando il piano ferie e individuando i centri estivi». La successiva interrogazione ha riguardato il «parcheggio selvaggio» nell'ex distributore di via Crispi e quella che i giornalisti hanno battezzato «task force» contro i ritardi nei cantieri.
Romano, rammaricandosi per il pubblico ormai assente, ha ribadito come le iscrizioni al centro Lenassi potranno partire dal primo maggio. Due i periodi, suddivisi per età dei bambini: il corso che si svolge dal primo luglio al 9 agosto è dedicato a bambini fra 3 e 6 anni; quello che parte il primo luglio per concludersi il 6 settembre sarà invece rivolto a bambini da 6 a 12 anni.
Già approvato la scorsa settimana il progetto che prevede la riqualificazione dell’ex distributore di via Cripsi, secondo una delibera stabilita di concerto con Eni, come ricordato dall’assessore al patrimonio Paolo Lazzeri. Qui il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio e la presenza di car sharing, da realizzarsi già entro la fine dell'anno, secondo il primo cittadino. «Un approccio roboante», osserva l’assessore ai lavori pubblici Sarah Filisetti, per la quale si rende necessario comunicare alla cittadinanza la cantierizzazione degli spazi pubblici. Dello stesso avviso Patrizia Artico – delegata a GO! 2025 e comunicazione – secondo cui «siamo in un momento dove ogni aspetto va monitorato e tenuto sotto controllo».
Riccardo Stasi (Martina sindaco) richiede uno snellimento delle pratiche per il rinnovo della patente, questione che Romano affronterà nelle prossime assemblee dei sindaci. La dem Laura Fasiolo - oltre alle difficoltà in cui versa il sistema sanitario – affronta il problema “Isonzo Beach” e a seguire quello dell’aeroporto. Secondo Lazzeri «se c’è una collaborazione con l’istituto Nobile è importante incontrarsi ora, perché stiamo elaborando un documento per il futuro dell’aeroporto». Andrea Picco (Noi Mi Noaltris Go!) approfondisce l’aspetto relativo al biglietto unico per i musei, e alla mancanza di un link utile che consenta l’acquisto del biglietto.
Traini interroga l’assessore Luca Cagliari in merito al progetto a tutela dei guidatori che hanno assunto alcol, evidenziando l’assenza di un servizio di taxi notturno. «Disagi che non è facilissimo risolvere», risponde Cagliari, parlando di un possibile contingentamento per nuove licenze. Picco chiede poi notizie sul servizio di bike-sharing e sul muretto del parco Piuma, per il quale Del Sordi assicura non appartenere al comune di Gorizia. «Il parco è della regione, che stabilisce come gestire le problematiche». Mentre per il servizio di bike-sharing «siamo passati alla terza fase, con i comuni sloveni», in attesa che l’ente preposto risolva quanto prima.
A concludere è Luca Mastroianni (Udc), rilevando l’importanza di intensificare i controlli nella galleria di Corso Verdi soprattutto in vista della capitale della cultura. «Non siamo una città metropolitana», ha rimarcato Del Sordi, chiarendo come il problema debba essere affrontato di concerto con la questura.
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