Chiesa, ancora mascherine a messa ma tornano le processioni a Gorizia

Chiesa, ancora mascherine a messa ma tornano le processioni a Gorizia

La nota

Chiesa, ancora mascherine a messa ma tornano le processioni a Gorizia

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 30 Apr 2022
Copertina per Chiesa, ancora mascherine a messa ma tornano le processioni a Gorizia

L'arcivescovo Redaelli ha diramato una nuova nota in vigore da inizio mese. Ancora cautela.

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La fase di emergenza della pandemia si sta attenuando, ma che il covid sia ancora tra noi, questo è un fatto concreto e rappresenta ancora un rischio per tutta la comunità.

A seguito delle nuove disposizioni emanate dal Ministero della Salute il 28 aprile scorso, l’arcivescovo di Gorizia mons. Carlo Roberto Maria Redaelli - tenuto anche conto dell’andamento dei contagi nella nostra regione - ha dato delle nuove disposizioni che entreranno in vigore oggi 1° maggio 2022 e permarranno fino a data da destinarsi.

Nel provvedimento voluto dal presule e controfirmato da Alessandra Urdan, cancelliere arcivescovile, è stato aggiornato quanto stabilito dalla precedente nota pastorale del 29 marzo scorso. Si manterrà ancora in linea generale, per ora, l’uso della mascherina nei luoghi di culto al chiuso. Pur non essendo obbligatorio il distanziamento sociale interpersonale, viene raccomandata prudenza per non creare assembramenti. La regola base per l'accesso ai luoghi sacri e ad esso correlati, resta quella dell'igienizzazione delle mani. Le stesse regole valgono anche per l'utilizzo delle strutture da parte di chi non fa direttamente parte delle comunità parrocchiali (utilizzi extra).

Per il momento le acquasantiere resteranno vuote. Il gesto della pace non prevederà ancora la stretta di mano ma un breve inchino rivolto alle persone vicine nell'assemblea. Per la comunione, il celebrante indosserà la mascherina e si sanificherà le mani. I fedeli formeranno una o più file ordinate e distanziati potranno comunicarsi dalle mani del sacerdote.

Arriva l'ok alle processioni pubbliche per le feste patronali o altre celebrazioni. L'offertorio avverrà dopo la comunione. Infine per la celebrazione delle prime comunioni e del sacramento della cresima vengono raccomandate più celebrazioni rivolte a numeri ristretti di persone. I parroci potranno valutare di programmare le celebrazioni in orari aldilà dell'attività pastorale ordinaria.   

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