BASKET
Dinamica-Virtus sfiora il testa a testa
A pesare sul risultato in una partita giocata alla pari soprattutto lo spreco dei tiri liberi.
Stregata dalla lunetta. In una sfida dalle polveri bagnate che hanno generato un punteggio basso (58-62) e poco consono per questi livelli, la Dinamica Gorizia perde la prima chiamata per i play-off contro la Virtus Padova soprattutto a causa dell’enorme spreco ai tiri liberi. Un 13/24 che in una partita sviluppatasi in un (quasi) perenne testa a testa ha pesato come un macigno sull’esito finale, soprattutto alla luce del fatto che le statistiche di squadra sono state «tipicamente invernali» su ambo i fronti salvo per l’appunto i tiri liberi con una, non sottile, differenza: gli ospiti sono andati in lunetta solamente nove volte (infilando in sei occasioni la retina).
Successo meritato quello della Virtus Padova, arrivata con questo al pokerissimo di vittorie consecutive, dimostratasi più quadrata e anche più volitiva nei momenti topici del match trovando in capitan Bianconi e in Biancotto (una sorta di “Mr. Wolf” per la bravura nello sbrogliare situazioni offensive complicate) gli uomini-chiave. Da parte goriziana rimane il vivo rammarico di non aver sfruttato a fondo le occasioni per mettere le mani sull’incontro che con un pizzico di intensità in più, quella evidenziata in altre sfide anche dall’esito negativo, poteva far svoltare la Dinamica (finalmente al completo) in «direzione play-off».
Pillole di match. Inizio contratto della Dinamica e Virtus che si porta sul 7-2 con Biancotto, quasi un segno premonitore, subito in «auge» con cinque punti. I padroni di casa mettono per la prima volta il naso avanti sul 10-9 grazie a Diminic, ma dal perimetro Bianconi e Casella segnano il 17-12 prima del rientro dei goriziani in prossimità di fine quarto (17-16). La tripla di capitan Braidot apre le danze del secondo periodo che vede la Dinamica portarsi sul +9 (26-17) grazie a Colli, a un tiro pesante di Diminic e a una perfetta transizione ancora di Braidot.
L’inerzia del match pare in mano al quintetto di Tomasi, Bianconi e Borsetto destano la Virtus dal torpore ma Casagrande con due penetrazioni devastanti la tiene a distanza. Entra in scena però Casella che, sul finire del secondo e l’inizio del terzo periodo, assieme a Biancotto non si limitano a tenere a galla i patavini ma effettuano la «contro inerzia» sfruttando il rientro non ottimale della Dinamica dagli spogliatoi. La Virtus si riporta presto in vantaggio (32-31) con Casella che sfrutta un rimbalzo offensivo del solito Biancotto per non mollare più la presa.
Qualche fiammata goriziana impedisce la decisa fuga ospite che, però, a metà dell’ultimo quarto pare ormai cosa fatta sul +12 (47-59). La Dinamica ha un sussulto, con Sanad e Casagrande torna a sperare (55-59 con 1.16 da giocare) prima di doversi definitivamente arrendere all’entrata vincente di Greve che rende utile la tripla di Casagrande solo per fissare il punteggio finale.
Immagine d'archivio
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