Le difficoltà emotive dei ragazzi con le famiglie, una serata di dialogo a Romans

L'incontro è aperto non solo a chi già partecipa alle attività del Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, ma anche a chi è curioso di conoscere il progetto.

Venerdì 27 settembre, alle 18 presso Casa Candussi Pasiani di Romans d'Isonzo, si terrà un incontro dedicato a genitori, ragazze e ragazzi sul tema dell'educazione civica e della partecipazione. L'iniziativa, promossa nell'ambito delle attività del Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, rappresenta un'importante occasione di riflessione sull'adolescenza e sul ruolo di una comunità educante nel promuovere il benessere delle nuove generazioni.

L'incontro è aperto non solo a chi già partecipa alle attività del Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, ma anche a chi è curioso di conoscere il progetto. Si offrirà un momento di ascolto e confronto sulle difficoltà emotive che emergono nella gestione di ragazzi e ragazze nella fase della pre-adolescenza e adolescenza. Il dibattito sarà arricchito dall’intervento della psicoterapeuta, Maria Antonia Purino, che accompagnerà i genitori con il suo contributo professionale.

In parallelo, i ragazzi e le ragazze svolgeranno un’attività artistica mirata alla scoperta di sé e delle relazioni, offrendo loro un’esperienza creativa e formativa. Il vicesindaco di Romans, Matteo Gargaloni, commenta: «Il progetto è fortemente voluto dall'amministrazione comunale che lo considera importante per il coinvolgimento delle ragazze e ragazzi nella comunità. Poter condividere idee e proposte in gruppo e affrontare le situazioni quotidiane insieme è un'ottima opportunità di crescita per tutti. In particolare, l'interazione tra la giunta e il Ccrr dà voce attiva alle esigenze dei più giovani».

Le attività sono gratuite e aperte a tutti, previa iscrizione sul sito www.perccrr.it. L'evento è realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e politiche dell'immigrazione, con la collaborazione dell’Associazione IoDeposito e dell’Isituto comprensivo “Celso Macor”.

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