Difendere l'ecosistema della Laguna, idea per un nuovo parco a Grado

Difendere l'ecosistema della Laguna, idea per un nuovo parco a Grado

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Difendere l'ecosistema della Laguna, idea per un nuovo parco a Grado

Di Redazione • Pubblicato il 08 Dic 2021
Copertina per Difendere l'ecosistema della Laguna, idea per un nuovo parco a Grado

Legambiente chiede nuove tutele per le aree naturali, le idee dalla laguna al Carso.

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Un nuovo parco per tutelare la Laguna di Grado e Marano, ma anche il Carso. Sono due delle quattro aree proposte da Legambiente per ampliare le aree protette in Friuli Venezia Giulia, a 30 anni dalle legge nazionale sui parchi. Idee che guardano anche alla strategia europea sulla biodiversità, che prevede al 2030 il 30% del territorio e del mare protetto. "Nella nostra regione - spiega l'associazione in una nota - la superficie di parchi, riserve e biotopi raggiunge nel complesso circa il 7%, l’obiettivo da perseguire per adempiere alle indicazioni concordate a livello di Ue è il 10%".

"Nel loro insieme le aree protette comprensive dei Siti Natura 2000, designati specificamente per tutelare aree che rivestono un'importanza cruciale per specie e habitat ritenuti di rilevanza comunitaria, coprono il 20% del territorio e quindi dovranno aumentare al 30% per il 2030. Allargando lo sguardo, il declino della biodiversità è uno dei maggiori problemi ambientali che l’umanità si trova ad affrontare, insieme al cambiamento climatico e alle disuguaglianze sociali. L’impatto antropico ha trasformato il 75% degli ambienti naturali delle terre emerse e il 66% degli ecosistemi marini".

Sono state messe a rischio almeno un milione di specie animali e vegetali, dopo averne cancellato per sempre un numero imprecisato. "Appare oramai evidente che la salute e il benessere umano, la produzione di cibo sono strettamente legati alla vitalità e alla resilienza dei sistemi naturali, per questo è importante considerare la salute come un unicum che riguarda la connessione tra la dimensione umana e quella ambientale". Per quanto riguarda la zona della laguna, soddisferebe "l’esigenza, sempre più presente, di una governance rafforzata per indirizzare, coordinare e razionalizzare al meglio le azioni di conservazione".

L'obiettivo è coordinare le Riserve naturali e i Siti Natura 2000 ivi presenti. "Rappresenta un’importante opportunità di immagine coordinata dell’area e caratterizzata da una sccelta 'green'" rimarca la nota. Per quanto riguarda il Carso, un parco regionale è "già previsto dalla legge regionale 42 del 1996. Anche qui, come nella foresta di Tarvisio, l’area protetta può convivere con l’esperienza delle 'Comunelle', delle proprietà collettive e usi civici, diventandone quasi un fattore distintivo e originale della gestione". Le altre due proposte riguardano il Parco regionale delle Alpi Carniche e Riserva regionale del Tarvisiano.

Questa sarebbe comprensiva della foresta e delle proprietà regionali di Fusine, collocata all’interno della costruenda Riserva della Biosfera Mab Unesco trinazionale (Triglav, Dobratsch, Alpi Giulie), mediante un accordo con lo stato. "Tutela della biodiversità, gestione sostenibile della foresta, sua certificazione e mantenimento degli usi civici presenti ne costituiscono gli ingredienti essenziali" evidenzia Legambiente. "Bisogna evitare il taglio delle piantagioni di pianura costituite con i contributi del regolamento 2080/92 che dopo 20 anni non godono più dei benefici economici comunitari".

Queste vanno quindi "trasformate in boschi veri o a boschi radi che condividono lo spazio con il prato sottostante. Uno sforzo particolare dovrà essere rivolto ai prati stabili tutelati, i quali sono scrigni di biodiversità e rappresentano di frequente l’unica presenza naturale in contesti intensamente coltivati. Sono circa 8.200 i prati protetti dalla legge regionale per una superficie pari a 9.437 ettari di cui purtroppo una parte importante manifesta evidenti segni di declino qualitativo, causati dalla progressiva riduzione delle specie caratteristiche".

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