LA NOTA
Dietrofront sulla Pietra d’Inciampo a Monfalcone, Bullian: «Monumento europeo diffuso»
Il consigliere regionale critica duramente l’amministrazione monfalconese e sulla reggenza di Garritani: «Un’agonia imbarazzante».
«Quando ho affermato che non si può fare il “Sindaco per interposta persona”, tanto meno a Monfalcone, intendevo questo. Cisint ha scelto di divenire eurodeputata dimettendosi dall'incarico da sindaca a neanche metà mandato e qualche giorno a settimana dovrà pur essere a Bruxelles o Strasburgo? Ma di fatto vorrebbe essere ancora la sindaca del “vado, ma resto”, senza averne più il tempo e la lucidità politica necessaria. Gli assessori, scelti precedentemente per essere fedeli e dunque senza autonomia, non sono all’altezza e quelli più strutturati sono già stati destituiti nel corso degli anni» scrive Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG.
«Il vicesindaco facente funzione è palesemente in balia degli eventi – commenta ancora Bullian - il prossimo candidato sindaco di destra sarà palesemente in balia di Cisint, che forse è ancora peggio. Amministrativamente non può funzionare». Secondo il consigliere regionale il reggente Garritani «è il più rasserenato di tutti dall’anticipazione della finestra elettorale al 15 marzo che è stata recentemente votata dalla maggioranza del Consiglio regionale. Credo stia contando i giorni che mancano alla fine di questa agonia, imbarazzante in primis per lui».
«Coerentemente, sono felice nel merito del ripensamento di Garritani, così che anche Monfalcone avrà le sue pietre d’inciampo, come tutto il resto del mondo, partecipando al più grande monumento europeo diffuso. Rilevo però che questo rappresenta il secondo clamoroso dietrofront in poche settimane dell’amministrazione comunale di Monfalcone, dopo quello sul taglio agli educatori dell’Ambito dei servizi sociali mandamentali» conclude Bullian.
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