Decreto amianto, Ceron commenta il provvedimento: «80 milioni a Fincantieri, errore del governo»

Il presidente dell’associazione Ubaldo Spanghero, candidato per Insieme con Moretti, si schiera definendo l’azienda «colpevole» e denunciando il «silenzio dell’amministrazione di Monfalcone».

«Il “decreto vergogna” sull'amianto è uno degli errori che il Governo Meloni ha commesso nel silenzio dell'amministrazione comunale di Monfalcone. Un comportamento deplorevole per un Comune che in questi anni è stato attento alla propaganda e molto poco ai suoi cittadini». Lo afferma il candidato della lista Insieme con Moretti, Claudio Ceron, presidente della Fondazione Ubaldo Spanghero e già coordinatore regionale del patronato Inca Cgil, impegnato da anni nella lotta contro il mesotelioma pleurico.

«Il Governo – ricorda Ceron – ha destinato 80 milioni di euro a Fincantieri perché colpevole di aver cagionato un danno e molte morti per le vittime dell'amianto. Per ben sei volte il governo, con provvedimenti firmati da Calderone e Giorgetti, ha manifestato la ferma volontà di dare 80 milioni di euro a Fincantieri perché destinatarie di sentenze di colpevolezza».

Le associazioni di Monfalcone quali Lilt, associazione Esposti amianto e Fondazione Ubaldo Spanghero, «si sono opposte fermamente fin dai primi giorni del 2024 a questo scempio. E solo grazie all'esposto alla Commissione europea (presentato dalla Fondazione Spanghero) del settembre scorso è stata bloccata dall'Europa, speriamo per sempre, l'erogazione di questi 80 milioni. Ci sono state interrogazioni ed emendamenti fatti da Centinaio, quarta carica dello Stato, che il Governo suo amico ha colpito, con fuoco amico non accogliendoli. È evidente che gli emendamenti di Serracchiani e Rojc non dovevano essere accolti, però ci pare veramente bizzarro che il governo amico non abbia colto quelli di Centinaio».

Foto Facebook (Insieme con Moretti)

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