l'apertura
Le Date che segnano il mondo, parte èStoria con 300 ospiti a Gorizia
Alzato ufficialmente il sipario sull'edizione 2024 della manifestazione, appuntamenti fino a domenica. Sfoglia il programma con eventi e ospiti.
Si rialza ufficialmente il sipario sul festival èStoria a Gorizia, dopo ormai due giornate che hanno dato il polso di quanto fosse atteso in città. «È un festival maturo - lo ha subito definito il suo creatore, ideatore e deus ex machina, Adriano Ossola - Ci sono lunghe code fuori da molte sale». Immagini che, quando questo progetto partì in sordina 20 anni fa, erano solo una lontana speranza. «Speriamo di contare per il futuro» è l’auspicio lanciato dal presidente, guardando già all’edizione del prossimo anno.
Quella che coinciderà con la Capitale europea della cultura 2025, infatti, sarà uno degli eventi principali dell’intero programma. Almeno questo è ciò che si attendono i goriziani, che hanno affilato le diverse sedi della kermesse tra il pomeriggio di ieri e quello di oggi, seppur disertando il Teatro Verdi per il momento inaugurale. Una formula, quest’ultima, che probabilmente richiede nuove soluzioni ma che nulla toglie a un programma che quest’anno si è lanciato appieno nella storia, dedicando il tema alle Date.
«L’ obiettivo di tutta la comunità - ha rilevato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna - è che il festival cresca sempre di più. È uno dei lasciti più importanti della nostra città». Concorde sul suo valore anche il collega di Nova Gorica, Samo Turel: «Sono certo che l’anno prossimo sarà uno dei pilastri che attrarranno gente da tutto il mondo. Dal punto di vista storico, questi nostri territorio hanno moltissimo da raccontare e la nostra storia è una dei motivi per cui la Commissione ci ha conferito il titolo di Capitale della cultura».
Plauso all’organizzazione arrivato anche dall’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, invitando Ossola a costruire il programma 2025 già da lunedì. Per il presidente della Fondazione Carigo, Alberto Bergamin, «l’edizione di quest’anno conferma la trasversalità di temi e mezzi». Sottolineando il coinvolgimento di giovani e università, ha auspicato che da eventi come questi arriva la coscienza «di essere cittadini più adeguati». A nome della Regione, il presidente della V commissione Diego Bernardis ha ricordato un’altra data centrale: l’8 febbraio 2025.
Tagliato il traguardo delle 20 edizioni, quest’anno Gorizia si animerà con 300 ospiti sparsi su 200 appuntamenti fino a domenica 26 maggio. Come sempre parteciperanno alcuni degli specialisti più importanti del panorama internazionale, tra i quali Benny Morris, Guillaume Frantzwa, Fernando Cervantes, Peter Heather, Pierre François Souyri, Jean-Clément Martin, John Man, Hew Strachan e Farian Sabahi, che si alterneranno a giornalisti e intellettuai. A ricevere il Premio èStoria sarà invece il giornalista Federico Rampini, atteso al Teatro Verdi domenica alle 12. Qui il programma completo.
Foto Sergio Marini
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.