Le Date di èStoria con oltre 200 incontri a Gorizia, dal Big Bang alla guerra a Gaza

Le Date di èStoria con oltre 200 incontri a Gorizia, dal Big Bang alla guerra a Gaza

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Le Date di èStoria con oltre 200 incontri a Gorizia, dal Big Bang alla guerra a Gaza

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Apr 2024
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Presentato oggi il programma del festival che andrà in scena dal 20 al 26 maggio, il Premio èStoria assegnato al giornalista Federico Rampini.

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Circa 300 ospiti distribuiti su 200 appuntamenti. Sono ancora numeri importanti quelli che ha illustrato questa mattina èStoria, presentando l’edizione numero XX del festival internazionale della storia di Gorizia. Nella cornice della Sala Bianca del municipio, è stato così svelato il programma (clicca qui per sfogliarlo) a un mese ormai dalla manifestazione, in programma dal 20 al 26 maggio. Come già annunciato ieri da Il Goriziano, quest’anno non ci saranno incontri sotto le tende come da tradizione, preferendo location al chiuso in città.

«Già qualche anno fa - ha esordito il sindaco, Rodolfo Ziberna - un importante quotidiano nazionale ha detto che èStoria è l'evento più importante in Italia di questo segmento. Certamente è un evento entrato fin dall'inizio nel bidbook della Capitale europea della cultura 2025». Confermato anche quest’anno lo spin-off del Film Festival, così come la collaborazione con il Punto giovani e l’assessorato alle Politiche giovanili grazie al calendario èStoria Giovani al Trgovski dom. A nome della Fondazione Carigo, il sostegno è stato assicurato dal consigliere Marco Bressan.

Guardandosi indietro, il presidente della kermesse Andrea Ossola ha visto «un cammino difficile fatto in questi anni ma appassionante. Abbiamo iniziato nel 2005 con 40 ospiti e un certo scetticismo», salvo poi crescere di anno in anno. Archiviato l’annuncio poi naufragato dell’acquisizione del festival da parte del Gruppo Nord Est Multimedia (Nem) - che comprende le testate regionali del Messaggero Veneto e Il Piccolo - ora quindi prosegue il percorso, dedicando quest’edizione a un tema gigantesco e praticamente infinito: Date.

«È stato quasi un atto di megalomania - ha rilevato lo stesso Ossola - perché è un tema sterminato. Significa confrontarsi con il tema del tempo, potevamo perderci» e per questo è stata individuata «una traiettoria cronologica che coniugasse una certa coerenza storiografica con il linguaggio della levità e, occorre confessarlo, della casualità parlato dai festival». Ci saranno così appuntamenti dedicati a importanti anniversari ma anche analisi del concetto stesso di tempo, come quella sul Bing Bang da cui è nato tutti 14 miliardi di anni fa.

Tra le date citate dal vertice di èStoria, anche quella segnata da Andrea Carandini in un non definito giorno di aprile del 753 a.C., oltre a quella più tragica del 7 ottobre 2023. Si parlerà infatti anche del conflitto in Palestina, chiamando sul palco domenica 26 maggio alle 17, al Teatro Verdi, lo storico israeliano Benny Morris e i giornalisti Marco Travaglio e Federico Rampini, moderati da Antonio Di Bartolomeo. Rampini, peraltro, sarà quella stessa mattina - alle 12 sempre al Verdi - insignito del Premio èStoria 2024 e parlerà della Speranza africana.

«A dieci mesi dall’inaugurazione di GO! 2025 - ha commentato l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti - avete scelto argomenti importanti e spigolosi ma che sapete trattare in modo intelligente e fruttuoso». Per quanto riguarda il filone Giovani, la vicesindaca Chiara Gatta ha ricordato le 17 proposte presentate da 14 soggetti tra associazioni studentesche, club service, sodalizi e altro e auspicando anche un coinvolgimento per la sezione cinema, così da catturare l’attenzione di questo pubblico anche su questo tema.

Ritornerà poi l’èStoriabus così come il programma Amici di èStoria: previa sottoscrizione, si potrà prenotare il posto fino a sei conferenze. Come sempre, quindi, parteciperanno alla manifestazione alcuni degli specialisti più importanti del panorama internazionale, tra i quali Stephen Brusatte, Toby Wilkinson, Guillaume Frantzwa, Fernando Cervantes, Peter Heather, Pierre François Souyri, Jean-Clément Martin, John Man, Hew Strachan, Farian Sabahi, Nicola Gratteri e Sergio Romano, per dare vita a dibattiti e riflessioni stimolanti sul tempo che attraversiamo.

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