L'inizio della Capitale 2025 sarà l'8 febbraio, occhi su opere e programma

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L'inizio della Capitale 2025 sarà l'8 febbraio, occhi su opere e programma

Di T.D. • Pubblicato il 08 Feb 2023
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Il presidente V commissione Bernardis guarda allo sviluppo socio-economico, Moretti (Pd): «Meno proclami».

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È partito il conto alla rovescia in vista di GO! 2025, la cui apertura ufficiale cadrà esattamente tra due anni. Una data scelta per l’importanza che ha in Slovenia, essendo festa nazionale proprio della cultura, ma cara anche al panorama italiano: nel 1888, infatti, nasceva Giuseppe Ungaretti. Se quel giorno si potranno ricordare i 135 anni del suo genetliaco, saranno invece 176 gli anni dalla morte di France Prešeren, uno dei più grandi poeti sloveni e fervente romantico. Le sue parole oggi compongono l’inno sloveno.

Questa mattina, è stata svelata la data ufficiale in tre piazze: Lubiana, Nova Gorica e Gorizia. "L'8 febbraio 2025 - ha commentato il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega), presidente della V commissione regionale presente in piazza Vittoria - si inaugurerà la prima capitale europea transfrontaliera della storia. Potrà garantire un prospero futuro al nostro territorio, non solo in ambito culturale, ma anche sociale ed economico. Con questa occasione, possiamo ripartire e per farlo dobbiamo continuare a lavorare insieme”.

“Ognuno con i propri punti di forza e peculiarità e nel rispetto delle reciproche diversità” ha concluso. Dal centrosinistra, è il collega d’Aula Diego Moretti (Pd) a intervenire, ricordando come "la portata e il significato di GO!2025 sono indubbiamente un'opportunità per tutto il territorio regionale, sia in termini di cultura, sia di economia. Proprio per questo è indispensabile ottimizzare al meglio risorse e azioni, che significa non sprecarle in opere inutili o dai tempi indefiniti”. Il dem punta poi il dito verso l’amministrazione regionale.

“L’auspicio e la raccomandazione è che in questa fase pre-elettorale non prevalgano gli spot e la propaganda. Da qui al 2 aprile, la giunta regionale e il Comune di Gorizia facciano meno proclami e lavorino sulle opere infrastrutturali a supporto delle iniziative culturali, dalle opere pubbliche alle strutture ricettive che nel versante goriziano, dal recente masterplan della Camera di Commercio della Venezia Giulia e come emerso durante le recenti audizioni in commissione, sono assolutamente insufficienti per un evento del genere”.

“La soddisfazione per il risultato raggiunto - commenta Tatjana Rojc (Pd) - è grande e molto giustificata, ma ora da qui all’8 febbraio del 2025 bisogna correre e arrivare pronti a un appuntamento che deve essere una svolta per la città allargata di Gorizia-Nova Gorica. Questo evento internazionale deve essere riempito di contenuti e di strutture che rimangano in stabile eredità al territorio, come patrimonio attrattivo di un’area che ha bisogno di rilanciarsi e può farlo solo mettendo l’accento sulla sua storica vocazione di ponte tra mondi”.

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