Da Monfalcone il nuovo inno internazionale della Polizia

Da Monfalcone il nuovo inno internazionale della Polizia

L'assemblea

Da Monfalcone il nuovo inno internazionale della Polizia

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 03 Mar 2022
Copertina per Da Monfalcone il nuovo inno internazionale della Polizia

L'arrangiamento è stato curato dal trombettista Mauro Maur. L'assemblea Ipa di Monfalcone ha eletto Bottò nuovo presidente che succede a Stacul dopo 18 anni.

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Parte da Monfalcone l’armonizzazione dell’Inno internazionale dell’Ipa, l’International Police Association, ovvero l’Associazione internazionale di polizia. L’assemblea di sabato 26 febbraio, riunitasi nella Città dei Cantieri all’interno del Palazzetto Veneto di via Sant’Ambrogio ha decretato la nuova direzione ma anche annunciato un’importante novità. Il musicista Mauro Maur, che ha curato l’arrangiamento, e la moglie, Francoise De Clossey, erano, infatti, presenti anche per la consegna dell’onorificenza allo stesso Maur.

Va detto che il trombettista aveva curato l’arrangiamento di sua sponte e l’aveva poi donato alla sezione monfalconese dell’Ipa. La stessa l’aveva poi spedita a Trieste alla sede regionale dove, visto l’apprezzamento, era stata rimbalzata a Roma. Inutile dire che da Roma la stessa è stata inviata al Bort internazionale che l’ha riconosciuto come proprio nuovo arrangiamento ufficiale. Una bella soddisfazione non solo per Maur ma anche per l’intera sezione monfalconese. Per questo suo gesto Maur è stato nominato socio benemerito dell’Ipa.

Ritornando all’assemblea, Franco Stacul, fondatore e storico presidente del sodalizio monfalconese, ha lasciato la presidenza che aveva mantenuto dal 2004. L’assemblea ha avuto il compito, con la presenza del presidente regionale da Trieste, di definire il nuovo direttivo. Giorgio Bottò è stato eletto presidente, vicepresidente è Susanna Devetag, segretario Pierpaolo Freschi, vicesegretario Michele Iacobellis, tesoriere Ivano Nimis e vicetesoriere Nicoletta Vangelista.

L’assemblea è iniziata con un momento di silenzio in solidarietà con le popolazioni ucraine e si è conclusa con l’inno secondo il nuovo arrangiamento. “Ho pensato che era giusto lasciare ai più giovani – ha rilevato il presidente uscente, Franco Stacul – anche perché si sono prodigati in questi anni per l’associazione tanto da far raggiungere gli oltre trecento soci”. 

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