IL REPORT
Cura del verde, tagliati un centinaio di alberi in 6 anni a Monfalcone
Ammonta a circa 400mila euro annui la spesa per la manutenzione ordinaria avviata dal 2017, rimosse piante a rischio crollo in città.
Con l'arrivo del grande caldo, e sopratutto dopo quanto è successo nell'estate 2022 con i devastanti incendi sul Carso, la cura del verde urbano e la tutela delle varie tipologie di piante presenti a Monfalcone hanno richiesto maggiore impegno e attenzione all'amministrazione comunale. Questa, negli anni, ha impiegato molte risorse con un duplice scopo. Il primo è cercare di migliorare in modo sostanziale la capacità del territorio di rispondere il più possibile a fenomeni meteorologici intensi e violenti. Il secondo, è quello di valorizzare le zone verdi per renderle maggiormente fruibili dai cittadini.
Sembra che quanto sta avvenendo lo si stia facendo con un approccio nuovo, positivo e incisivo. Anche l'occhio vuole la sua parte, quindi andiamo a capire di cosa si parla nello specifico. L'assessorato all'ambiente monfalconese fa sapere con esattezza che su un totale complessivo di 111.798 metri quadrati di aree verdi stradali e su 161.692 metri quadri di parchi e giardini, sono stati infatti realizzati interventi per la trasformazione delle aree urbane degradate in parchi e giardini attrezzati. Sono state riqualificate aree verdi di quartiere e sostituiti filari alberati lungo le strade urbane, pianificati periodici interventi di sfalcio, diserbo dei cigli stradali, potature di alberi sia nelle aree del centro che nei rioni.
Gli interventi
Ammonta a circa 400mila euro annui la spesa per la manutenzione ordinaria che, dal 2017 gli uffici, in particolare le Opere pubbliche e manutenzioni e l'unità Ambiente, impegnano per le opere relative alla manutenzione del verde e delle infrastrutture stradali, attivando costantemente interventi che prevedono principalmente lo sfalcio delle aree verdi stradali comprendenti cigli, aiuole e isole spartitraffico; lo sfalcio delle aree verdi di parchi, giardini attrezzati e giardini di pertinenza degli edifici pubblici, dei bordi di canali e argini; la pulizia da erbe infestanti dei cigli dei marciapiedi e dei bordi dei muri di recinzione; le potature di alberi e siepi.
Poi c'è la pulizia con la manutenzione funzionale delle 8mila caditoie stradali e dei sistemi di raccolta acque piovane, la pulizia e la riprofilazione manutentiva di canali e rogge di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Tali manutenzioni vengono eseguite sia in base ad un programma prestabilito, sia effettuando interventi extra programmazione volti a risolvere tempestivamente specifiche e imprevedibili situazioni critiche. Sono stati inoltre effettuati interventi e opere di manutenzione straordinaria che hanno riguardato il consolidamento delle sponde marine di Marina Nova e Marina Julia, la costruzione in alcuni punti e l’implementazione delle reti di scarico fognario di piazza della Repubblica.
La prevenzione
Intervento, quest'ultimo, fatto durante i lavori di riqualificazione della stessa. Ci sono poi il rifacimento di strade, marciapiedi e la riqualificazioni delle aree verdi e dei parchi attrezzati. “Non si tratta solo di una cura del verde costante - specifica il sindaco Anna Maria Cisint - ma di una precisa scelta di campo che ho voluto intraprendere sin da subito, ritenendo di puntare anche a una maggiore efficacia della pulizia e della manutenzione funzionale programmata del sistema di canalizzazioni per la raccolta delle acque meteoriche stradali con interventi che, insieme alle tante opere di rifacimento di strade e marciapiedi, hanno migliorato in modo sostanziale la capacità del territorio di resistere a fenomeni meteorologici intensi e violenti, sempre più frequenti negli ultimi anni".
"Abbiamo infatti implementato la verifica tecnica preventiva della funzionalità di tutto il sistema di captazione e smaltimento delle acque meteoriche e della stabilità degli alberi - continua il sindaco - questo è un presupposto necessario per la programmazione della sostituzione delle piante, che avviene sia in base all’età e al relativo ciclo vita che in relazione allo stato di stress subito dalle piante stesse a causa di interventi e lavori che in ambito stradale nel tempo hanno interessato e lesionato gli apparati radicali". Ad accompagnare quanto esposto dalla prima cittadina, va detto che si è visto anche parte del rinnovo del sistema infrastrutturale cittadino.
Questo porta con sé il rinnovo funzionale delle reti di sottoservizi relativi allo smaltimento delle acque che, opera dopo opera, hanno conferito una sempre crescente “resilienza” del territorio nei confronti di eventi come quelli che si sono abbattuti sulla nostra regione dallo scorso 24 luglio e che in altri comuni vicini hanno provocato danni ingenti anche a causa della caduta di alberi.
Dal canto suo, l’assessore alla sostenibilità ambientale Sabina Cauci aggiunge: “La pulizia da erbe infestanti con mezzi meccanici manuali, che viene eseguita su un totale di 100 chilometri di strade urbane attraverso un servizio che prevede quattro cicli completi di intervento e che ha un costo annuale di circa 45mila euro, costituisce un intervento fondamentale per la funzionalità della raccolta e del convogliamento delle acque stradali alle reti di scarico. Inoltre, faccio notare che questa amministrazione ha sempre sostenuto la necessità di un rinnovamento degli alberi cittadini e una nuova attenzione progettuale delle opere stradali e ciclo-pedonali in relazione alle necessità di spazi per il verde e per le alberature”.
Il bilancio verde
Cosa ci fa notare quindi il "bilancio verde", che prende in considerazione gli anni dal 2017 al 2023? Nelle aree pubbliche del territorio cittadino - al netto del Parco del Carso - sono stati eliminati circa un centinaio di alberi che, in base alle analisi di rischio eseguite dai tecnici, rappresentavano un potenziale pericolo per la pubblica incolumità. Centinaia sono poi le piante che, sempre in area cittadina, sono state trattate con potature di contenimento e di eliminazione del secco al fine anche di contenere lo sviluppo delle chiome e aumentare la stabilità meccanica delle piante.
Dall’inizio del 2017 ogni intervento di rilievo sugli alberi della città, in particolare su alberature in filari stradali, è stato valutato preventivamente da tecnici agronomi forestali al fine di arrivare alla compilazione di schede sintetiche per la descrizione delle piante, dello stato di salute fitosanitaria, della stabilità meccanica e delle azioni manutentive da intraprendere nel breve, medio e lungo termine. Le schede sono gestite tramite un database di uno specifico software per la gestione degli alberi. Sono stati fatti passi in avanti anche nell’ottica della prevenzione degli incendi all’interno del Parco del Carso dove vengono effettuati lavori di manutenzione ordinaria per la manutenzione e pulizia delle canalette di raccolta acqua meteorica per un totale di 65 canalette trasversali e 27 scoli laterali.
Sul Carso
Viene poi garantito lo sfalcio e il decespugliamento della vegetazione lungo i sentieri e nell’area del Parco tematico della Grande guerra per tre volte nell’arco dell’anno su un totale di più di 82mila metri quadrati e la manutenzione del fondo dei sentieri e delle trincee Joffre e Saletta. Continua inoltre l’eliminazione dell'ailanto infestante nell’area dei Castellieri, in salita Mocenigo e nell’area attorno alla Rocca. Sono anche stati portati a termine i lavori di miglioramento delle selvicolturale - per i quali il Comune ha ottenuto un contributo europeo Psr di quasi 200mila euro - che hanno previsto il diradamento del pino nero e la pulizia del sottobosco su una superficie di 2,79 metri quadri nell’area delle Mucille e 3,22 metri quadri nell’area dei Castellieri.
Si è operato anche per il diradamento selettivo e l’asporto dei pini secchi, di quelli in sovranumero e per il decespugliamento dei rami a Quota 121, il taglio di rami nella tratto di salita alla Rocca, il taglio della vegetazione in Salita Mocenigo e presso toccherà all’entrata del Centro visite Pietrarossa. Sempre allo scopo di prevenire gli incendi, sono stati ottenuti due finanziamenti: uno di 100mila euro e un'altro di 300mila, che sono stati richiesti alla Regione per attuare un miglioramento selvicolturale in varie aree carsiche individuate a seguito di diversi sopralluoghi svolti con il Corpo forestale regionale e per svolgere lavori di manutenzione straordinaria che consentiranno l’allargamento delle piste forestali.
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