LA SITUAZIONE
Cura del verde da migliorare e strade allagate a Ronchi, Comune fa autocritica
L’assessore all’ambiente Bassi fa autocritica e analizza i problemi: «Necessari nuovi metodi, in campo alcuni sistemi informatici». La situazione.
L’erba alta su strade o viali e alcuni marciapiedi – già da tempo peraltro dissestati - aggrediti da specie verdi infestanti, non sono mai un bel biglietto da visita per qualsiasi città. Soprattutto se a questo si aggiungono bocchette stradali, tombini e caditoie sporche ed intasate. Sono quindi indizi che riconducono alla capacità amministrativa di far fronte alla cura del verde pubblico e alle manutenzioni. Tra la fine agosto e i primi giorni di settembre, a Ronchi dei Legionari l’azione delle abbondanti piogge che hanno fatto seguito al grande caldo estivo, hanno sottolineato problemi e difficoltà in tal senso.
Allagamenti critici per il mancato o complicato deflusso dell’acqua piovana si sono verificati in via Monte Sei Busi, in via delle Mostegane, via San Lorenzo, nella prima parte di via 24 maggio (imboccando la strada dall’incrocio semaforico), in via Staranzano ma anche in alcune zone dei rioni di Selz e Soleschiano. E ancora, caditoie invase da piante infestanti o rifiuti hanno portato agli allagamenti di via Capitello (in prossimità dei dossi stradali), ancora via San Lorenzo – in più punti - dall’incrocio con via D’Annunzio fino all’incrocio con via Verdi, nel rione di San Vito e in via Volontari della Libertà.
«Negli ultimi mesi abbiamo assistito a importanti interventi volti a riqualificare parchi, giardini e aree verdi urbane, restituendo spazi di bellezza e benessere ai cittadini – sono le parole del sindaco Mauro Benvenuto - questi risultati non sono frutto del caso, ma della dedizione e del costante impegno dell’assessore Bassi che ha saputo mettere al centro della sua attività l'attenzione all'ambiente e alla qualità della vita. Tuttavia, sono consapevole che c’è ancora molto da fare. Il percorso è ancora lungo e sappiamo bene che non possiamo fermarci qui».
Oltre all’azione pubblica che ha i suoi limiti in tempi non facili, va messo in conto anche l’atteggiamento negligente di alcuni cittadini. Abbandono di rifiuti, parcheggi indisciplinati e atteggiamenti non curanti del decoro delle pubbliche infrastrutture, ne sono solo alcuni degli esempi. «Ci sono sempre margini di miglioramento e nuovi progetti da perseguire, ma sono convinto che la direzione intrapresa sia quella giusta – commenta ancora Benvenuto - la nostra città sta diventando sempre più verde, accogliente e sostenibile, ma restiamo impegnati a continuare su questa strada con ancora più impegno per proseguire nel miglioramento dei servizi e nella cura degli spazi pubblici, con l’obiettivo di rendere la nostra città un luogo sempre più vivibile per tutti.
Il lavoro di squadra è importante». Rami invadenti sono presenti nella martoriata via San Lorenzo, difronte la canonica. Stesso problema si riscontra in via 24 Maggio e in via Stazione Sud. Non va meglio con la crescita incontrollata delle radici di alcuni alberi cresciuti più del previsto in via Verdi nel tratto confinante con via don Roberto Barbieri. In quest’ultimo caso, le essenze piantate sono state palesemente quelle sbagliate e hanno rovinato anche i sottoservizi presenti.
Ad oggi la città ha un patrimonio arboreo di quasi 3 milioni di metri quadrati di spazi da gestire e curare. Moltissimi sono gli alberi ad alto fusto e secolari oggetto di cure, potature – quando necessari – e messa in sicurezza. La cura delle alberature stradali è difficile da sostenere nonostante le esternalizzazioni dei servizi che soli tre operai diretti comunali autonomamente non possono garantire. Intanto, per fine mese, è previsto il primo trattamento fitoterapico degli agrifogli di via Berini presi di mira da un potente parassita, l’insetto Ceroplastes.
«La grande fortuna della nostra città grazie anche al lavoro di tutte le amministrazioni che nel tempo di sono succedute, è avere per i nostri cittadini una quantità di aree verdi fruibili, che forse nessun paese delle nostre dimensioni può vantare – spiega l’assessore all’ambiente, Alessandro Bassi - è evidente che la gestione del verde con la classificazione che ci definisce un piccolo comune, da sempre ha sofferto e soffre sulle tematiche manutentive, visto anche l'assegno esiguo di operatori su questo fronte dedicati. Noi non abbiamo un capo giardiniere, non abbiamo squadre dedicate, ma abbiamo degli addetti che comunque cercano sempre di fare il più possibile per rendere il più accettabile possibile la situazione del territorio».
«Quest'anno con la collaborazione delle funzioni tecniche, è stato applicato in via sperimentale un nuovo assetto di metodo che, con una nuova suddivisione del territorio tra fornitori esterni e gestione diretta, ha prodotto una modifica sulla ciclicità degli interventi di sfalcio passando, da marzo a tutto luglio, da circa 40 giorni del 2023 è passata a 22 giorni nel 2024. Un’ unica distonia è stata registrata nel mese di agosto che per le ferie e altre cause di forza maggiore, ha visto il passaggio ad una ciclicità di 32 giorni».
Sul tema delle alberature, Bassi riferisce pure che con il nuovo supporto di gestione informatizzata, sono stati catalogati 1256 alberi contro i 200 già individuati di pregio. Con questo metodo, delle schede tecniche scientifiche guideranno gli operatori su come e quando potare dette essenze, garantendo anche la loro salute. «Su questo tema esiste già un elenco di piante che dovranno essere rialzate, potate e attenzionate appena l’adatta stagionalità lo permetterà» specifica l’assessore. Oltre alle cure previste per gli agrifogli infestati, sono attesi altri due cantieri: l’abbattimento di sette alberi tra viale Serenissima e cimitero.
Seguirà l’estirpazione di una cinquantina di ceppaie e residui di piante in viale Garibaldi e ancora in viale Serenissima. Previste anche la pulizia e la piantumazione delle specie che mancano tra via Roma e Parco Excelsior. Queste due fasi di lavori saranno eseguite dalla Cooperativa Città Solidale e dalla ditta I Giardini di Michele & Damiano. Infine, Bassi specifica che «da 72 zone verdi definite S sono state individuate e mappate 251 zone S, anche le più piccole, così da favorire gli addetti ad avere una chiara contezza del territorio di competenza comunale».
«È evidente che con l’attuale organico, nonostante l’ausilio esterno, c’è ancora tanta strada da percorrere. In particolare due sono le cose più complicate da attuare: la cura dei dettagli e “mantenimento del sistema nel tempo”» così Bassi in chiusura. Va detto, che oltre alle doverose manutenzioni vanno garantiti dei puntuali e accurati spazzamenti stradali in vista dell’autunno.
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