La cultura come «Strumento di trasformazione sociale» secondo Monfalcone civica e solidale

La cultura come «Strumento di trasformazione sociale» secondo Monfalcone civica e solidale

ARTE IN COMUNE

La cultura come «Strumento di trasformazione sociale» secondo Monfalcone civica e solidale

Di Redazione • Pubblicato il 07 Apr 2025
Copertina per La cultura come «Strumento di trasformazione sociale» secondo Monfalcone civica e solidale

L'ospite speciale Marta Cuscunà, «l’arte dia voce ad una pluralità di storie, costruendo dei percorsi che rimuovono le barriere materiali e immateriali che impediscono una reale rappresentatività».

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Nella mattinata di ieri, la sala dell’ex Pretura di Monfalcone ha ospitato l’iniziativa “Arte in Comune”, promossa dalla lista Monfalcone Civica e Solidale. Ospite speciale Marta Cuscunà, regista e artista teatrale monfalconese di fama nazionale ed europea, nota per i suoi spettacoli che intrecciano storia, Costituzione e identità femminilie. A dialogare con lei è stata Cristiana Morsolin, insieme ai candidati di lista Giovanna Terzoni, laureata al DAMS, e Franco Acciardi, attivo nel volontariato culturale.

Ad aprire l'incontro è stata proprio Morsolin: «Monfalcone è stata, un tempo, un luogo vivo di formazione artistica per i giovani. Marta è nata da quel fermento: iniziò nei corsi di teatro della Vermiglio al Centro Giovani e salì su quel palco grazie alla rassegna Contrazioni, chiusa di colpo con l’arrivo della destra in Comune».
Franco Acciardi ha poi ricordato: «Negli ultimi anni l’unico modo per riportare Marta a Monfalcone è stato grazie al Rione Centro, con l’aiuto dell’Oratorio San Michele e del parroco. Il Comune, nei fatti, le ha imposto una sorta di ‘Daspo artistico’».

Marta Cuscunà ha voluto condividere la sua esperienza nei teatri di tutta Italia e d’Europa, sottolineando l’importanza di un’arte che non si chiuda nei codici imposti, ma che accolga linguaggi diversi: «affinché la cultura possa essere vero strumento di trasformazione sociale è necessario che dia voce ad una pluralità di storie, costruendo dei percorsi che rimuovono le barriere materiali e immateriali che impediscono una reale rappresentatività».

 Giovanna Terzoni ha riportato la sua esperienza personale: «Attraverso esercizi teatrali basati sulla fiducia, da adolescenti imparavamo il rispetto dello spazio e del corpo dell’altro. È un tema più che mai attuale, in un tempo in cui si parla molto di prevenzione della violenza, ma mancano ancora gli spazi concreti per educare al rispetto». “Teatro, cittadinanza attiva, cultura del rispetto” questi, ha ricordato Cristiana Morsolin, i valori al centro della riflessione e delle conclusioni, con l’esortazione finale, lasciata Diego Moretti a provare a cogliere l’occasione di cambiamento: «Il CentroSinistra crede e investe da sempre nella cultura, ma vogliamo una cultura che non sia frutto di selezioni di parte, ma esperienza trasformativa, che nasca dai territori, che non escluda ma sia promotrice di unità e coesione», così conclude il candidato sindaco del CentroSinistra, ricordando l’ormai prossimo appuntamento elettorale. 

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