'Cuki' torna protagonista nella sua Romans d'Isonzo

'Cuki' torna protagonista nella sua Romans d'Isonzo

LA MOSTRA

'Cuki' torna protagonista nella sua Romans d'Isonzo

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 10 Nov 2024
Copertina per 'Cuki' torna protagonista nella sua Romans d'Isonzo

Inaugurata sabato sera l'antologica dedicata all'artista scomparso un anno e mezzo fa. Nel percorso anche un dipinto dell'amico de Gironcoli.

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Uno spazio troppo piccolo, quello di Casa Candussi Pasiani a Romans d'Isonzo, per contenere le persone intervenute all'inaugurazione di “Cuki”, l'antologica voluta dall'Amministrazione Comunale di Romans d'Isonzo e dalla famiglia di Enzo Valentinuz per ricordare l'artista scomparso un anno e mezzo fa. Impossibile scrivere l'emozione che aleggiava fra i presenti, artisti ma soprattutto amici di un pittore che – come ha ricordato in apertura del suo intervento il critico Diego A. Collovini – aveva il potere di aggregare.

Nella sua presentazione, Collovini ha ripercorso le tappe della carriera di Valentinuz che, deposti i pennelli attorno agli anni Settanta, li ha ripresi in mano cambiando il mezzo espressivo ma non il tratto che lo distingueva.

L'importanza dell'aspetto grafico, evidente eredità del suo maestro Mochiutti, lo aveva portato a raggiungere esiti di un astrattismo sinuoso simile a quello di Matisse seppure interpretato con colori pesanti e carichi, stesi senza effetti chiaroscurali. Effetti che poi, sullo scorcio degli anni Duemila, è riuscito a raggiungere attraverso la complessa e paziente tecnica del graffito, studiato nei minimi particolari come viene testimoniato dagli schizzi sui taccuini esposti nella saletta precedente il folador.

Dalla corposità di queste opere alla materia assoluta protagonista dei lavori il passo è breve e il centenario della Grande Guerra quasi costringe l'artista a riflettere sulle tracce che il conflitto ha lasciato sul terreno e sugli uomini raccogliendo pazientemente, levigando e assemblando le pietre del Carso. A sorvegliarle, nella saletta, un dipinto dell'amico Luciano de Gironcoli che era stato coinvolto dalle figlie di Valentinuz e dall'amministrazione stessa nel progetto di questa mostra senza poterla poi vedere realizzata.

E proprio la dimensione più intima e personale di Valentinuz si è deciso di scegliere per questa mostra sin dal titolo, Cuki, quel nome con cui affettuosamente l'artista si faceva chiamare. A evidenziare questo aspetto privato dell'evento, come detto, i numerosi fogli e taccuini di appunti ma anche opere inedite custodite nella sua stessa casa.

Un ricordo dell'artista è stato espresso dall'assessore comunale alla cultura Alessia Tortolo e dal sindaco Michele Calligaris che hanno poi dato appuntamento al pubblico per il prossimo evento espositivo a lui dedicato e reso possibile grazie alla collaborazione della Bcc di Romans d'Isonzo. Propri nella sede della Bcc venerdì 22 novembre 17.30 si terrà l'inaugurazione di una seconda mostra, anche questa curata da Diego Collovini e da Alessia Tortolo, mentre il 4 dicembre verrà presentato un volume che lega la figura di Ungaretti con le pietre di Valentinuz e che vedrà una prefazione storica curata da Lucio Fabi mentre la sezione artistica sarà perta da uno scritto di Margherita Reguitti.

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