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Cucina e tv aprono Gusti di frontiera, la madrina Gelisio: «Vi racconto il mio frico»

Ieri l'apertura della festa enogastronomica a Gorizia con la conduttrice Tessa Gelisio, il racconto della sua ricetta Frico a modo mio e le polemiche suscitate.
Tagliato il nastro inaugurale dell’edizione 2024 di Gusti di frontiera, a Gorizia, lo stand di Promoturismo di piazza Sant’Antonio si è trasformato ieri pomeriggio (26 settembre) in un vero e proprio set televisivo. A introdurre il talk-show “La cucina in tv. Ricette e non solo” è stata l’esibizione di Pierpaolo Foti, che con il suo violino elettrico ha interpretato alcuni celebri brani pop tra gli applausi del pubblico, tra cui i sindaci di Gorizia, Nova Gorica e Monfalcone, il prefetto e altri esponenti politici locali.
Non è mancata neanche la sigla musicale, quindi, al salottino dove si sono accomodati la conduttrice televisiva di “Cotto e mangiato” Tessa Gelisio, l’autore televisivo Aldo Dalla Vecchia, firma di storici programmi come “The Chef”, “Target” e “Verissimo”, Annalisa Sandri – delegata dell’Accademia della Cucina – e la fondatrice della rivista “Quanto basta (Qb)” Fabiana Romanutti. A condurre l’incontro è stato il giornalista Nicola Santini, che ha colto l’occasione per presentare il suo libro “Viva la pasta con il pomodoro! Ricettario”, in cui ha raccolto – grazie agli insegnamenti del padre – 150 modi diversi di preparare questo classico della cucina italiana.
Dalla Vecchia ha invece voluto omaggiare i 70 anni di tv italiana ricordando un programma di cucina per ogni decennio di storia, dalla nascita della Rai nel 1954. «La cucina – ha spiegato l’autore – è arrivata in tv già pochi mesi dopo la sua nascita, a dimostrazione di come essa costituisca un elemento unitario della telecomunicazione». Il primo programma risale infatti al 1957: “Viaggio nella valle del Po”. «Si tratta di un vero e proprio lungo viaggio alla ricerca dei sapori genuini – così Dalla Vecchia – con cui lo scrittore Mario Soldati aveva realizzato il primo reportage enogastronomico della Rai».
Il secondo programma ricordato è “Telemenù” condotto da Wilma De Angelis, andato in onda tra il 1979 e e il 1997 su Telemontecarlo, oggi La7. La lista ha poi incluso “Pranzo in TV” (1983), di Luciano Rispoli, e “La prova del cuoco” di Antonella Clerici, a cui è stato riconosciuto il merito di essere stata la prima a portare la preparazione dei piatti in diretta all’ora di pranzo. Si è arrivati quindi al 2008, con l’esordio di “Cotto e mangiato”, su Italia 1, definito da Della Vecchia come «il brand televisivo con più spin off». Il 2011 è l’anno in cui per la prima volta un format internazionale, “Masterchef”, viene trasmesso in prima serata in Italia. A chiudere l’elenco, infine, è “Quattro ristoranti” di Alessandro Borghese, di cui è stata ricordata la puntata girata a Gorizia pochi mesi fa.
E proprio su Gorizia è tornata l’attenzione del talk, con l’ingresso nel salottino di due protagoniste della scena culinaria locale: Michela Fabbro – proprietaria del ristorante Rosenbar e tra i protagonisti della puntata goriziana del programma Sky – e Chiara Canzoneri, che ha da poco aperto il suo nuovo ristorante Chincaglierie, in via Rastello. Le due chef hanno proposto e descritto due piatti preparati per l’occasione e sottoposti al giudizio dei presenti: una rivisitazione di gnocchi di pane fatti col pesce da parte di Fabbro, e frico nel bottone con pasta ripiena farcita con frico da parte di Canzoneri.
La comparsa sul palco del frico ha richiamato alla memoria della madrina di quest’edizione di Gusti, Tessa Gelisio, uno degli errori più gravi della sua carriera televisiva. «In una delle puntate avevo osato proporre un piatto che avevo denominato “Frico a modo mio”. Solo che nella ricetta inserii un formaggio comune italiano, diverso dal Montasio», così la conduttrice. Facile quindi intuire le centinaia di email che l’avevano sommersa, scritte da altrettanti friulani infuriati. «Va bene la fantasia – la chiosa di Annalisa Sandri – ma non si può negare che il frico è più di un semplice piatto: è storia e tradizione».
Foto Tibaldi
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