Cross stories tra telescopi, teatro e turismo: così il confine racconta Gorizia

Presentato il percorso culturale proposto dal Kulturni center Lojze Bratuž, attesi corsi di storytelling per il turismo e masterclass di recitazione per ragazzi.

È un progetto articolato e che abbraccia il confine di Gorizia, quello proposto dal Kulturni center Lojze Bratuž e finanziato dal Fondo piccoli progetti GO!2025 del Gect. Si intitola Cross stories-Storie trasfrontaliere per un futuro comune, presentato questa mattina al Trgovski dom, e vede la partecipazione del Teatro nazionale Sng di Nova Gorica. Nell’arco di 24 mesi, si punterà a promuovere dal punto di vista turistico il territorio, allestire nuovi spettacoli e formare ragazzi dal punto di vista teatrale e canoro.

Come spiegato dalla regista Jasmin Kovic, «l’obiettivo è creare un percorso turistico h24 che colleghi Gorizia e Nova Gorica. Saranno installati dieci totem nelle due città che integrerà l’offerta delle visite guidate già presenti. Saranno uno strumento utile per gli operatori turistici e adatto alla fruizione individuale di bambini e adulti». Nei fatti saranno una sorta di "telescopio", senza lenti d’ingrandimento ma sovrapponendo l’attuale paesaggio con alcune immagini d’epoca per raccontare l’evoluzione storica e urbana del territorio.

Uno di questi sarà collocato proprio fuori dal Trgovski dom, luogo simbolo della comunità slovena in città. La struttura sarà realizzata esclusivamente in acciaio, non necessiterà di energia elettrica e sarà un’installazione permanente. Non richiederà un uso digitale ma sarà dotato anche di codice Qr per eventuali approfondimento storici, che saranno realizzati dallo sceneggiatore Alex Devetak. Le immagini sono state invece scannerizzate da Sybil Calligaris, partendo già dal materiale prodotto per l’opera teatrale Da Nizza a Gorizia.

Il progetto, ha aggiunto la direttrice operativa Daniela Klanjscek, prevede poi dei corsi dedicati allo storytelling in campo turistico per gli operatori del settore e aziende locali: due di questi si terranno nella sala conferenze del Bratuž e uno alla Cantina di Dobrovo. Un filone sarà invece dedicato ai bambini degli asili e scuole elementari portando in scena storie di famiglia con l’arte del kamishibai, mentre per quelli delle superiori (in italiano e slovene) saranno proposti degli spettacoli multimediali sulla storia locale.

Sempre dedicata ai giovani è la masterclass di recitazione e canto, offrendo laboratori in italiano, sloveno ed eventualmente inglese. «Vogliamo creare una nuova generazione di attori e cantanti per partecipare agli spettacoli che stiamo per produrre» ha aggiunto Kovic. Infine, spazio a tre spettacoli, a partire dal riallestimento proprio di Da Nizza a Gorizia, inserito nel programma ufficiale di GO!2025 e che tra un anno verrà messo in scena in piazza Transalpina. Quindi una pièce su una figura slovena storica e Carlo Michelstaedter.

Il filosofo goriziano avrà uno spazio speciale, con un’opera musicale che avrà le sinfonie di Stefano Sacher e vedrà il coinvolgimento di un cast di giovani attori. Plauso al progetto è arrivato al vicesindaco Chiara Gatta, che ha fatto i complimenti alla presidente del Kulturni center Bratuž, Franka Žgavec, e al resto del team «per aver messo a sistema le diverse realtà, coinvolgendo le giovani generazioni e l’aspetto enogastronomico». Soddisfatto anche il direttore artistico del Sng di Nova Gorica, Marko Bratuš.

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