La crisi del commercio a Monfalcone, la ricetta e le analisi dei Progressisti

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L'INCONTRO

La crisi del commercio a Monfalcone, la ricetta e le analisi dei Progressisti

Di S.F. • Pubblicato il 22 Mag 2024
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I lavori del convegno tenutosi lunedì al Carso in Corso: puntare sul commercio di prossimità e miglioramento delle offerte. Pesano e-commerce e inflazione.

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L’Associazione dei progressisti per Monfalcone ha organizzato, nei giorni scorsi, un convegno sullo stato del commercio cittadino ospitato al Carso in Corso. La riunione ha registrato una notevole partecipazione. Ad introdurre la serata è stato il presidente dell’associazione Davide Strukelj. I relatori sono stati il presidente dell’Ascom cittadino Roberto Antonelli, la commercialista Giulia Nogherotto e il Capo Area della Bcc Venezia Giulia Marco Ghinelli. Il convegno, dal taglio prettamente tecnico e basato sulle informazioni derivanti dai diversi punti di vista forniti dai relatori.

La riunione si è aperta con le considerazioni iniziali di Strukelj riguardanti l’importanza del comparto del commercio di vicinato, allargato - per completezza di trattazione - all’intero sistema della micro e piccola impresa, ovvero includendo pubblici esercizi, artigiani e aziende dei servizi. «Tale spaccato del sistema delle imprese svolge infatti un importante ruolo dal punto di vista dell’occupazione e dell’economia nel suo insieme - sono le parole di  Strukelj - ma anche una notevole funzione di carattere sociale permettendo alla popolazione di usufruire di servizi e negozi di prossimità e di mantenere vitale il tessuto urbano».

Il Presidente dell’Ascom ha svolto una disamina dettagliata del sistema del commercio di vicinato di Monfalcone, evidenziando come le molte serrande abbassate in città siano il risultato, certamente, di una crisi sistemica e nazionale del comparto, ma nel caso cittadino anche l’effetto di una demografia nella quale spiccano due caratteristiche specifiche: l’importante percentuale di cittadini stranieri e la quota rilevante della componente over 65. Antonelli ha anche evidenziato che un importante intervento dovrebbe riguardare la qualità complessiva dei negozi cittadini al fine di ottenere un miglioramento generale dell’offerta.

Giulia Nogherotto ha relazionato in maniera specifica sulla composizione del comparto della micro e piccola impresa locale, evidenziandone la criticità dovuta soprattutto agli aspetti dimensionali e alla tendenza alla polverizzazione delle aziende locali, che spesso adottano forme giuridiche di indubbio vantaggio fiscale ma che producono una progressiva fragilità del sistema, in particolare per le microimprese presenti sul territorio. Come è stato notato a più riprese - anche dal punto di vista dei commercialisti - uno dei maggiori competitor del sistema del commercio di vicinato non sono tanto i centri commerciali e la grande distribuzione organizzata, che certamente hanno e hanno avuto un ruolo importante, ma soprattutto il commercio on line e la sua rapidissima diffusione.

Dal punto di vista bancario, come fatto notare da Marco Ghinelli, la dinamica dei tassi di interesse e dell’inflazione hanno prodotto specifici andamenti nel settore del credito che hanno comportato, talvolta, difficoltà di carattere finanziario e conseguente svalutazione delle imprese anche per effetto della loro componente patrimoniale. Importante notare poi che le condizioni delle garanzie accessorie che il sistema bancario richiede e la sempre maggiore necessità di predisporre business plan e progettualità imprenditoriali dettagliate produce una ulteriore criticità per le microimprese meno strutturate e per gli imprenditori meno formati.

Nella fase delle conclusioni e del partecipato dibattito pubblico sono emerse importanti considerazioni, tra le quali la necessità di predisporre piani a medio e lungo termine per uno sviluppo organico e multidisciplinare del settore del commercio cittadino, che contempli tanto la promozione di Monfalcone verso i suoi abitanti quanto la promozione sul territorio limitrofo. Emerso anche il bisogno di una gestione delle risorse disponibili in termini di formazione e sostegno economico, con un orizzonte pluriennale ed evitando misure spot e a pioggia. I presenti hanno espresso anche il desiderio di una visibilità positiva della città che eviti svilimenti della sua immagine e attrattività. Necessaria anche la formazione giovanile sui principi di sostenibilità ed etica, con particolare riferimento ai prodotti acquistabili on line a prezzi bassissimi.

Tra le considerazioni finali anche quella riferibile al rilancio del settore del commercio e della micro e piccola impresa locale: «è necessariamente un processo che deve trovare la collaborazione degli imprenditori, delle istituzioni e della cittadinanza» afferma Strukelj. Il gruppo tecnico che ha promosso l’incontro si è riproposto di proseguire gli incontri, anche al fine di dare seguito alle richieste e alle idee emerse, nonché di ipotizzare una progettualità organica per il rilancio e il sostegno dell’imprenditorialità locale.

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