Gorizia, crimini informatici nel 2022: indagini su casi di pedopornografia

Gorizia, crimini informatici nel 2022: indagini su casi di pedopornografia

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Gorizia, crimini informatici nel 2022: indagini su casi di pedopornografia

Di Redazione • Pubblicato il 04 Gen 2023
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Le indagini della Postale nel 2022 sul territorio, focus sui reati di revenge porn e sextortion.

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L’attività regionale della polizia postale ha toccato anche Gorizia, nel corso delle operazioni svoltesi nel 2022. Nel bilancio annuale del corpo, figura anche l’operazione “Revelatum”, che si è conclusa con 72 indagati per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico in ambito nazionale di cui tre in provincia di Gorizia e Pordenone. L’indagine è stata avviata dalla Postale della Puglia con il concorso per la parte di competenza dei colleghi del Friuli Venezia Giulia.

Il tutto ha preso le mosse dall’analisi delle tracce informatiche collegate a un link afferente a un cloud attestato sulla piattaforma di file hosting Mega.nz. Complessivamente, nell’estrema Nordest sono state deferite all’autorità giudiziaria 90 soggetti per reati contro la persona quali pedopornografia e adescamento on line (46), sostituzioni di persona, revenge porn, hate speech, minacce, molestie, stalking e diffamazioni on line (44).

Relativamente ai reati contro il patrimonio quali frodi informatiche (17), truffe on line (86), furto, estorsione e appropriazione indebita (13) accessi abusivi e attacchi a sistemi informatici (7), sono state individuate e deferite alla magistratura 123 persone.Per il periodo considerato sono state pertanto complessivamente arrestate quattro persone, di cui una per pedopornografia online e tre per truffa, 213 quelle deferite all’autorità giudiziaria n. 213.

Sono state effettuate 80 perquisizioni, 163 pattuglie per un totale di oltre 1600 uffici postali controllati e oscurati 3 siti web. Particolare focus sui reati come sextortion e revenge porn, con il primo caso che ha visto in Friuli Venezia Giulia 10 casi trattati nel complesso, di cui uno riguardante un minorenne. Nel corso dell’anno sono stati trattati 130 casi in Italia, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime maschili.

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