la situazione
Ronchi attrae cittadini, cresce la popolazione con 619 nuovi residenti
La popolazione sale a 11.833 persone, 85 nuovi nati: uno in casa. Benvenuto: «Siamo attrattivi».
Ronchi dei Legionari continua a crescere. I dati arrivano dall'ufficio anagrafe comunale. Sale quindi, arrivando a 26 unità, il saldo positivo registrato dall'ufficio competente alla fine del 2022. Così se, a conclusione del 2021, i ronchesi erano 11.807, essi, passato ancora un anno, sono diventati 11.833. Con una maggioranza, ancora una volta, formata da donne - sono 6.042 - rispetto ai 5.791 uomini. In crescita risultano anche le famiglie: 5.652 nel 2022 rispetto alle 5.638 nel 2021.
A determinare, sopra ogni altra cosa, questa crescita è il saldo positivo tra coloro che hanno scelto Ronchi dei Legionari per abitarci e quanti da essa si sono trasferiti. Gli immigrati, dunque, sono stati 619, 507 coloro che hanno lasciato la città, con un saldo positivo di 112 unità. I nuovi ronchesi sono, per la precisione, 320 donne e 299 uomini, 548 arrivano da altri comuni italiani e 58 giungono dall'estero, mentre 13 sono considerati altri casi. Hanno lasciato Ronchi dei Legionari 230 donne e 277 uomini, 460 per altre località della penisola e 23 per nazioni estere.
“Ronchi dei Legionari continua ad essere attrattiva – dichiara il sindaco, Mauro Benvenuto – e ciò non può che farmi grande piacere. Ci è riconosciuta una buona qualità della vita ed una serie di servizi che, seppur sempre perfettibili, sembrano essere davvero all'altezza della situazione. Certo l'aumento della popolazione ci mette anche di fronte ad impegni molto seri. Vuol dire aumentare la qualità dei servizi, implementarli e favorire la massima integrazione di tutti i nuovi residenti".
"Accogliere nuove persone significa anche farli diventare parte integrante della nostra comunità ed è un compito, questo, che spetta sia all'amministrazione comunale, sia anche ai cittadini storici e le associazioni che vivono grazie alle persone. Che, voglio ribadirlo – ha concluso – sono sempre al centro del nostro impegno politico”. Ancora negativo, purtroppo, il saldo tra nascite e decessi. Nel corso del 2022, come si evince dalla statistica elaborata dal servizio guidato da Roberto Dessenibus, i lieti eventi sono stati 85, 47 femminucce e 38 maschietti.
Uno solo di questi, va sottolineato, è nato in casa, quindi all'interno del territorio comunale. Sono stati 171 i decessi, 93 donne e 78 uomini. Sempre nel 2022 sono stati celebrati 46 matrimoni, 35 dei quali con rito civile e 11 con quello religioso. Per quel che riguarda la composizione delle fasce d'età di cui si compone la popolazione ronchese, i piccolissimi, ovvero quelli che hanno da 0 a 4 anni, sono 401, 209 femmine e 192 maschi, mentre hanno superato i cento anni solo 7 persone e sono tutte donne.
La fascia più rappresentata è quella di coloro che hanno tra 55 e 59 anni, che sono 1.067, seguiti da quelli che ne hanno tra 50 e 54, vale a dire 1.056 e da quelli che di anni ne hanno tra 60 e 64 e che sono 859. Una curiosità riguarda il lontanissimo 1891, anno nel quale risale il primo dato ufficiale disponibile negli archivi comunali. Quella volta, Ronchi dei Legionari contava solo 3.184 abitanti. Nel 1910 ci fu l’ultimo censimento austriaco della popolazione.
A Ronchi, non ancora chiamato "dei Legionari", risiedevano 4.269 abitanti: 3.851 erano cittadini austriaci e 418, cioè quasi il 10%, erano i cosiddetti Staatsfremde, cittadini stranieri, cioè migranti italiani. Nel 1993, per la prima volta, si supera la soglia dei 10mila abitanti, 10.035 per la precisione e, nel 2008, essi diventano 12.043. Nel 2010 il massimo storico, con 12.130 residenti che, l'anno successivo, scendono a 11.936.
Tornando al 2022, meritano una riflessione anche i dati forniti dalle statistiche ecclesiastiche arrivate dall'Unità pastorale "San Lorenzo e Santo Stefano". Sono stati celebrati 23 battesimi a San Lorenzo e 16 a Santo Stefano. Si sono uniti in matrimonio 9 coppie a San Lorenzo e soltanto 3 a Santo Stefano. Sono state infine 84 le esequie celebrate nella chiesa arcipretale mentre 23 funerali sono stati officiati nella chiesa del rione di Vermegliano.
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