LA SITUAZIONE
Il Cpr di Gradisca e le sue «gravi criticità»: cinque sindacati della Polizia di Stato chiedono urgente riscontro a prefetto e questore di Gorizia

La nota dei rappresentati provinciali di Sap, Siap, Silp, Fsp e Coisp cita anche episodi di violenza ai danni del personale, denunciando «l’inerzia di chi, chiamato a intervenire, evita di risolvere i problemi».
«Se è chiaro che lo scopo del Cpr deve essere il trattenimento degli stranieri irregolari ai fini del loro rimpatrio, è giusto che questo possa avvenire nel rispetto sia della dignità degli ospiti, che nella salvaguardia di chi vi deve lavorare quotidianamente». Questa una fra le frasi più salienti contenute nella nota diffusa oggi dalle segreterie provinciali di ben cinque sigle sindacali della Polizia di Stato - ovvero Sap, Siap, Silp, Fsp e Coisp - e rivolta al prefetto e al questore di Gorizia sulla spinosa questione del Cpr di Gradisca d’Isonzo.
Spesso al centro delle pagine social e di cronaca per rivolte ed episodi di violenza, la struttura – così scrivono i cinque segretari provinciali Flavio Pino, Marco Mizzau, Lara Moro, Fabrizio Marras e Marco Martines – riporta «gravi criticità in ordine ad almeno quattro diverse categorie di problemi». Si comincia dall’«inadeguatezza strutturale, foriera di quasi quotidiani tentativi di fuga con salita sui tetti dei trattenuti e conseguenti atti di violenza come lanci d’oggetti contro il personale interforze impiegato per la sicurezza», arrivando all’«incapacità di affrontare e risolvere qualsivoglia problema tecnico inerente» a «telecamere, impianti di illuminazione, di raffreddamento, di riscaldamento, quasi sempre malfunzionanti, cancelli carrai da spingere a mano, impianti idraulici con perdite costanti e copiose di ettolitri di acqua e altro ancora».
A questo si aggiungono pure una generalizzata «mancanza di chiarezza sugli obblighi di sicurezza del datore di lavoro in termini di prevenzione» e una «eccessiva rapidità e pressapochismo nel riportare alla massima capienza la struttura dopo i periodici e ricorrenti episodi di devastazione» dovuti alle frequenti rivolte dei trattenuti nel Cpr, «dando agibilità a stanze ancora non idonee all’uso sia per la sicurezza della struttura sia per la dignità di chi vi è ospitato».
Un largo insieme di criticità che, fa sapere la nota dei sindacati, sono già state presentate al prefetto di Gorizia lo scorso 24 ottobre durante un ricevimento con i rappresentanti delle sigle. «Il prefetto di allora rassicurò ampliamente le organizzazioni sindacali, addirittura precisando che il CPR era una priorità e che sarebbero stati presi provvedimenti tangibili entro poche settimane» riferisce ancora il testo, dovendo però puntualizzare che a «distanza di alcuni mesi non una delle promesse di intervento o miglioramento, né strutturale né di piccola portata, è stata mantenuta e tutte le problematiche allora segnalate sono rimaste drammaticamente attuali».
Le conseguenze di questa incuria, sottolineano i segretari, si sono già fatte vedere in occasione di due «episodi di alta tensione e pericolo culminati in rivolte violente». Il primo lo scorso 20 gennaio, quando «si è verificato il grave ferimento di un dirigente di Polizia, il cui volto è stato lacerato con una punta di vetro». Il secondo episodio, invece, a marzo: «è stato necessario ricorrere all’uso dei lacrimogeni e al dispiego di forze di ordine pubblico in schieramento definibile come antisommossa», fanno sapere i rappresentanti provinciali.
«Tutto questo capita perché la struttura è palesemente inadeguata al suo compito e richiede interventi seri e definitivi» scrivono ancora le cinque organizzazioni sindacali, sottolineando il fatto che già da tempo si impegnano a rimarcare la situazione di pericolosità della struttura: un’evidenza che «rende complice l’inerzia di chi – chiamato a dover intervenire – evita di risolvere i problemi, limitandosi a tamponare provvisoriamente falle che ormai sono inarginabili se non con provvedimenti di ampia portata». La nota, infatti, si conclude invitando prefetto e questore a fornire un urgente riscontro a quanto fin qui elencato.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
