le celebrazioni
La Costituzione ai neodiciottenni di Medea, il 25 aprile sull'Ara Pacis
Il legame con quanto accade in Ucraina, le altre iniziative sul territorio.
La giornata uggiosa non ha impedito a molti di rendere omaggio anche quest’anno alla Festa della Liberazione. Come da tradizione, Medea ha colto la giornata per dedicare il pensiero ai caduti di tutte le guerre- tra cui i compaesani raccolti nel cippo di via Roma - dentro l’Ara Pacis Mundi, unendolo al messaggio ai giovani. È stata infatti consegnata la Costituzione a sette ragazzi classe 2004 che sono diventati maggiorenni quest’anno, insieme alla maglietta ideata da loro stessi con le associazioni in vista dell’appuntamento del Maj a fine aprile.
Gli stesi ragazzi hanno piantato simbolicamente un albero sul colle, grazie all’aiuto degli operai comunali e della Protezione civile. Il sindaco Igor Godeas ha evidenziato l’importanza di tramandare determinati valori, insieme all’assessore alla Cultura, Helena Colloca, che ha ricordato le origini della giornata. Un appuntamento che è “la festa di tutti coloro che hanno sempre creduto nella rinascita del nostro Paese. Da una parte c’è il richiamo alla libertà, dall’altra i diritti”. Inevitabile il collegamento con quanto sta accadendo molto più a est, in Ucraina.
A nome degli alpini, Renato Cisilin ha infatti rimarcato che “quanto sta accadendo in Ucraina è resistenza. Significa combattere contro qualcosa, oltre 70 anni fa si è lottato contro il fascismo come idea totalitaria. Qualcuno ha mistificato la resistenza ucraina ma c’è un dato di fatto: la Russia ha invaso uno Stato. Resistere significa difendere la propria libertà, identità e i propri valori di nazione e popolo”. A ricevere i riconoscimenti dalle mani dei rappresentanti delle associazioni e dal sindaco sono stati: Davide Brezigar, Gabriel Fantaccini, Chiara Fontana, Liu Wan Qin, Giacomo Musulin Chiara Seculin e Beatrice Ursino.
Momento di celebrazione anche a Cormons, dove alle 10 è stata stata deposta una corona commemorativa in piazza Libertà. Alle 10.45 ci si è spostati in cimitero, dove un'altra corona è stata deposta in prossimità delle tombe dei partigiani. Come da tradizione, si è seguito un piccolo rinfresco presso il bar Mukerli, assieme alle associazioni intervenuti. Presenti giunta e tutto il consiglio comunale Nel frattempo, a Farra d’Isonzo, alle 11.30 ci si è soffermati sulla lapide dei partigiani in cimitero, con il primo cittadino Stefano Turchetto e una delegazione dell’Anpi.
A prendere la parola sono stati il capo della giunta, la capogruppo dell’opposizione Milena Colucci e il capogruppo di maggioranza Morgan Baliviera. I tre hanno evidenziato il parallelismo con il conflitto attuale nell’ex repubblica sovietica e come il 25 aprile sia iniziativa di pace e libertà, da difendere per la dignità di ogni popolo.
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