I costi ambientali per demolire l'ex ospedale, ecco i numeri del comitato a Gorizia

I costi ambientali per demolire l'ex ospedale, ecco i numeri del comitato a Gorizia

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I costi ambientali per demolire l'ex ospedale, ecco i numeri del comitato a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 28 Ago 2024
Copertina per I costi ambientali per demolire l'ex ospedale, ecco i numeri del comitato a Gorizia

Il gruppo contrario all'abbattimento dell'ex ospedale presenta un’analisi sui potenziali impatti ambientali, mettendo in luce le implicazioni per la popolazione e l'ambiente.

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La prevista demolizione dell'ex ospedale di via Vittorio Veneto a Gorizia continua a sollevare preoccupazioni per l'ambiente, soprattutto per quanto riguarda l'inquinamento derivante dalla gestione dei materiali di risulta. Il comitato "No alla demolizione dell’ex ospedale civile di Gorizia", che include esperti del settore edilizio, incalza sul tema e presenta un’analisi sui potenziali impatti ambientali, mettendo in luce le implicazioni per la popolazione e l'ambiente. A partire dal fatto che il lavoro comporterà la rimozione di circa 85mila metri cubi di materiali inerti, corrispondenti a circa 130mila tonnellate.

Questi materiali dovranno essere gestiti secondo le normative. «Vero è che è stato annunciato che parte di questi inerti riempiranno le gallerie
sotterranee dell’ospedale - riporta il gruppo in una nota - ma certamente in quelle gallerie sarà difficile che vi possano accedere i camion e comunque solo una parte di inerti e per lo più selezionata potrà colmare quegli spazi». Rilevano che ol trasporto di 130mila tonnellate di inerti richiederà l'impiego di circa 15-16 camion al giorno per un intero anno lavorativo. Questi veicoli, ognuno con una capacità di carico di circa 40 tonnellate, percorreranno distanze tra i 100 e i 200 chilometri all'interno della regione.

Complessivamente, questo comporterà un movimento di circa 3.200 camion, percorrendo un totale di 480mila chilometri. Uno scenario che, per i contrari al cantiere, non solo incrementerebbe i costi logistici, stimati oltre 8 milioni di euro, ma contribuirebbe anche in modo significativo all’inquinamento atmosferico. Il movimento dei camion, considerando un consumo medio di 4 chilometri per litro di gasolio, comporterà inoltre il consumo di circa 120 metri cubi di carburante. Questo si traduce nell'emissione di circa 100 tonnellate di CO2, in contrasto con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dal Green Deal europeo.

Data la vicinanza geografica con la Slovenia, poi, le emissioni di anidride carbonica e gli inquinanti derivanti dalla demolizione potrebbero avere effetti anche sulla popolazione oltre confine. «I nostri vicini cittadini sloveni dell’area di confine sono stati allertati sulle conseguenze?» è la domanda posta dal comitato, che sollecita nuovamente un riesame del progetto, con particolare attenzione alla minimizzazione degli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute pubblica.

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