La video-conferenza
Cos'è e come funziona il GECT spiegato dagli esperti
Domani sera l'appuntamento per scoprire gli obiettivi futuri dell'ente per la cooperazione transfrontaliera.
La sigla è ormai nota a Gorizia e dintorni, ma sul suo reale significato ci sono ancora molti dubbi. Per questo, domani sera alle 20 si terrà un incontro online per raccontare cos'è il GECT, ossia il Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera, che dal febbraio 2012 ha iniziato a lavorare per unire maggiormente il capoluogo isontino con le controparti slovene Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba. L'evento è organizzato dall'associazione "I visionari: comunità di impegno politico", Centro culturale “Anton Gregorčič” e Accademia Europeista del Friuli Venezia Giulia.
A raccontare come funziona questo ente, che trova la propria base giuridica nel Regolamento dell’Unione europea 1082 del 2006, saranno il suo direttore e vicedirettore, rispettivamente Ivan Curzolo e Tomaž Konrad, moderati da Mara Cernic e Daniel Baissero. “Nel corso della serata - spiega Curzolo -, cercheremo di far comprender meglio cos’è il GECT e cosa può fare e cosa no. Spesso sulla stampa le informazioni sono un po’ confuse, anche se è vero che quello che facciamo è un po’ complesso”. Per risolvere questi punti interrogativi e sfatare falsi miti, quindi, verranno raccontati i progetti attuati, in piedi e in divenire.
“Puntiamo a far capire al meglio le nostre attività - prosegue il direttore -, anche in vista di quella che sarà la programmazione europea 2021-2027 e se avremo effettivamente la fortuna di acquisire il titolo di Capitale europea della cultura 2025”. Proprio su quest’ultimo fronte, il GECT è impegnato in prima persona, curando la parte amministrativa del percorso, mentre il coordinamento artistico si occupa dei contenuti: “Ci occupiamo della rendicontazione e del supporto organizzativo”. Se il 18 dicembre sarà Nova Gorica-Gorizia a vincere la gara, da lì partirà una serie di progettualità già dal prossimo anno.
L’ente conta sette figure professionali, parte proveniente da altre istituzioni pubbliche (come lo stesso Curzolo, già direttore di Informest) e parte assunta appositamente. Sul fronte dei finanziamenti, la parte più rilevante attualmente è composta da circa 10 milioni di euro stanziati dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia, destinati alla realizzazione di iniziative per la mobilità lenta e per l’accesso ai servizi sanitari. “Per ora - prosegue il direttore -, le risorse dei comuni sono residuali. L’idea, però, è poter assumere in futuro la gestione di determinati servizi di confine, come il bikesharing”.
“Alla fine - conclude Curzolo -, faremo anche il punto su ciò che ci immaginiamo possa accadere nei prossimi anni, visto che si sta concludendo la programmazione europea 2014-2020 e abbiamo già almeno due anni ancora di attività programmate. Se saremo la Capitale della cultura, però, avremo un certo tipo di percorso grazie a determinate risorse che ci verrano stanziate dal governo sloveno, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dai due comuni. Se ciò non fosse, avremo comunque lavorato per la nuova programmazione e potremo continuare ad attingere alle risorse europee. Per questo, abbiamo già iniziato a studiare i prossimi bandi”.
L'evento si potrà seguire in diretta su Facebook (cliccando sul seguente link https://www.facebook.com/UnitaPastoraleGoriziaCentro) oppure sulla piattaforma Zoom, inviando una mail a visionarigruppoimpegnopolitico@gmail.com entro le 12 di domani.