Musulmani e sinistra in piazza, ridotto il percorso del corteo a Monfalcone

Musulmani e sinistra in piazza, ridotto il percorso del corteo a Monfalcone

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Musulmani e sinistra in piazza, ridotto il percorso del corteo a Monfalcone

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 21 Dic 2023
Copertina per Musulmani e sinistra in piazza, ridotto il percorso del corteo a Monfalcone

La riunione di ieri in Prefettura ha rivisto il percorso del corteo, che partirà dall'ex Gaslini. Cisint: «La decisione dei promotori è insostenibile».

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Un corteo ridotto, quello approvato ieri dal questore di Gorizia Paolo Gropuzzo, e che si snoderà a Monfalcone sabato 23 dicembre. Partenza alle 10.30 per la manifestazione che, in questi giorni, sta raccogliendo da una parte adesioni dal tutto il mondo culturale del centrosinistra e, dall’altra, le critiche soprattutto dall’amministrazione comunale e dai suoi sostenitori. Il corteo si snoderà dall’ex Gaslini, zona parcheggio dell’Agenzia delle Entrate, portandosi lungo via Matteotti fino a viale San Marco per tornare al piazzale da via Carducci. Lì un palco consentirà ai vari relatori di parlare.

Si prepara una giornata, in ogni caso, densa di tensioni come ce ne sono state in questi giorni e che proseguiranno anche dopo il corteo.  La Sinistra ha fatto sapere di essere presente, così come Yassine Lafram, presidente nazionale dell’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii). “Sabato, a Monfalcone, ci sarà una grande manifestazione - così Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone che conferma la propria partecipazione -, organizzata dai centri culturali islamici gestiti dagli immigrati, che sono un terzo della popolazione cittadina: questa scelta arriva dopo un periodo difficile per Monfalcone e la comunità monfalconese, durante il quale chi ci governa ha usato la città come un palcoscenico per diffondere la politica leghista in salsa xenofoba".

"Politica - rimarca - che non si è limitata a degli slogan contro una parte consistente della città, ma ha deciso misure sempre più discriminanti, fino ad arrivare a negare i diritti costituzionalmente riconosciuti”. L'esponente dell'opposizione conferma che "saremo accanto agli organizzatori, accanto ai cittadini ed alle cittadine di origine straniera che in questa città vivono da anni, in cui hanno deciso di realizzare il loro progetto di vita, che producono Pil e ricchezza per la città e la Regione. Saremo al fianco di chi lotta per i diritti, perché i diritti negati a una sola persona sono diritti negati a tutte e tutti noi”.

Sinistra che si augura “che tutte le persone che sentono di non poter più sopportare il clima di ingiustizia che si respira in città, sabato decidano di scendere in piazza, per i diritti, contro ogni forma di xenofobia e di discriminazione”, conclude Morsolin. “Prendo atto delle modalità di svolgimento della manifestazione di sabato - così il sindaco, Anna Maria Cisint - e ringrazio il prefetto e il questore che, comprendendo le istanze del Comune, hanno limitato il percorso del corteo, escludendo le vie del centro urbano. Ciò che appare insopportabile e insostenibile è la decisione dei promotori di confermare la loro iniziativa il 23 dicembre, in spregio a ogni criterio di ragionevolezza e sensibilità, segno della protervia e della vera e propria arroganza che ispira la loro azione".

"Il 23 dicembre è l'antivigilia di Natale, giornata speciale per la comunità cristiana impegnata nella preparazione della festività più importante dell'anno”. Cisint rimarca che “dichiarare che non si vuole imporre il proprio modello culturale islamico e concentrare la protesta in questa data assume il significato di una sfida, conferma una volontà di prevaricazione e significa non comprendere il rispetto per le nostre tradizioni e i nostri riti, che è dovuto da parte di chi proviene da altre realtà dove manifestazioni di questo genere sarebbero vietate. Ed è la conferma della necessità dell'impegno che sto portando avanti per salvaguardare l'identità, la storia e i valori che sono alla base della nostra italianità”.

Il sindaco rincara la dose: “Fa specie, in questo contest l'adesione di tutta l'opposizione di Sinistra, che chiude sempre gli occhi di fronte alla sopraffazione della componente islamica locale nei confronti delle donne, e che quando ha governato la Città ha condiviso le regole urbanistiche che impediscono l'operatività di questi centri islamici e che, ora, con il solito voltafaccia, si schiera contro chi ha applicato quelle stesse nome”, conclude.  Il clima politico resta acceso: i capigruppo della maggioranza Bergantini, Bearzi, Sartor, Kulier e Volante hanno firmato in mattinata una nota nella quale, tra le varie, ribadiscono la propria posizione sul tema Moschee e sulla manifestazione del 23.

“La sinistra si accapiglia per sostenere una manifestazione che, per com’era stata pensata dagli organizzatori, non avrebbe fatto altro che arrecare danno alla città e che in più si basa sulla mistificazione della realtà dei fatti. Nessuno qua viola la Costituzione e impedisce alla comunità di pregare, ma si tratta di farlo nel rispetto delle norme italiane e con gli adeguati standard di sicurezza. Facciamo presente, fra l’altro, che la premessa all’integrazione deve essere il rispetto della legge e che il centro cittadino non può continuamente subire le conseguenze delle scelte produttive di Fincantieri. Monfalcone è satura”, concludono.

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