Corsi d'acqua sempre più secchi e caldi nel Preval, 500 pesci salvati dal rio Barbucina

Corsi d'acqua sempre più secchi e caldi nel Preval, 500 pesci salvati dal rio Barbucina

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Corsi d'acqua sempre più secchi e caldi nel Preval, 500 pesci salvati dal rio Barbucina

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 02 Set 2024
Copertina per Corsi d'acqua sempre più secchi e caldi nel Preval, 500 pesci salvati dal rio Barbucina

La squadra di volontari dell'Ente regionale tutela patrimonio ittico presente ieri tra Giasbana e Mossa, il pesce recuperato e poi portato nel rio Blanchis.

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Le alte temperature ma soprattutto le scarse precipitazioni tornano a far sentire il proprio peso sull’ecosistema. In particolare è quello dei corsi d’acqua a registrare gravi danni, dove la siccità innesca un effetto domino su fauna e flora. È soprattutto la sopravvivenza dei pesci a essere maggiormente a rischio sia per la scarsità d’acqua, sia per la temperatura che si alza sempre di più al suo interno. Per questo, ieri mattina i volontari dell’Ente regionale tutela patrimonio ittico sono intervenuti nell’area del Preval.

Circa 500 pesci sono stati recuperati, pescandoli con lo storditore nel rio Barbucina, tra Mossa e Giasbana, da una squadra di quattro operatori. Si tratta del primo recupero della stagione per mettere in salvo più esemplari possibili, trasportandoli nell’arco di pochi minuti nel bacino più vicino. In questo caso, si è puntato al rio Blanchis nella speranza che nei prossimi giorni arrivi un po’ di pioggia per ridare vigore a queste pozze. «Qui l’acqua scende di 30 centimetri al giorno» spiega la guardia volontaria Ezio Basso, indicando le tracce sulle rocce.

La costola del Corpo forestale regionale si occupa così di intervenire in contesti analoghi, come fu nel 2022 quando grosse zone dell’Isonzo si trovarono all’asciutto per lunghi giorni. Squadre composte totalmente da volontari, infilandosi scarponi da pesca per entrare nel rigagnolo con il retino. Una volta recuperate le specie, queste vengono accolte in una vasca raffreddata e refrigerata dove però posso rimanere circa mezz’ora. In questo arco di tempo, si raggiunge il posto più vicino con più acqua possibile, fino ad arrivare al fiume smeraldino.

In quei pochi metri d’acqua, sono numerosi i vertebrati che vengono recuperati, in particolare di barbo canino. Un pesce, questo, «di origine balcanica - spiega Basso - e il luogo più accidentato dove vive è proprio il Preval». Si tratta di una specie a rischio estinzione e per questo ulteriormente preziosa da proteggere. All’elenco delle specie recuperate vanno poi aggiunti dei cobite, persico sole e altre ancora. Alcune sono autoctone, altre invasive ma che da tempo affollano i corsi d’acqua locali dopo essere giunti qui da altri ambienti.

In questo senso si conta anche il gambusia, un piccolo pesce d'acqua dolce che proviene dal lago Tahoe della California. Tutti esemplari che rischiano di fare una brutta fine, se continuerà a persistere il gran caldo e le previsioni meteo non sono rassicuranti in zona, almeno fino a giovedì. Secondo l’Osmer Arpa, infatti, appena giovedì probabilmente avremo cielo da variabile a nuvoloso con rovesci e temporali diffusi, specie dalla sera. Possibile qualche temporale forte. Vento da sud moderato con temperature in calo, così come venerdì.

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