La corsa di Luigi non si ferma, tutti uniti a Staranzano per donargli una protesi

Dopo aver raccolto 30mila euro, un nuovo appello per aiutare il poliziotto e atleta che ha perso l'arto lo scorso autunno.

Non si ferma il sostegno di Staranzano a favore del suo concittadino Luigi Capraro (nella foto), poliziotto che prestava servizio in aeroporto a Ronchi dei Legionari e che è rimasto colpito da un tumore maligno alla gamba destra. Con il passare del tempo, le sue condizioni si sono aggravate, al tal punto da dover amputare l’arto ammalato e ora è necessario l’acquisto di una protesi. Il costo, però, è oneroso, complessivamente 53mila euro, per cui è nato un tam tam tra famigliari, amici e associazioni del territorio per aiutare il 53enne a ripartire. A sostenerlo, c’è anche l’associazione “Amis dal Disu” di Gonars, già scesa in campo per il 17enne Simone Lamanna di Villesse, anche lui costretto a perdere una gamba dopo un grave incidente nel settembre 2019.

“Ad oggi abbiamo raccolto 30mila euro - spiega la presidente del sodalizio, Franca Del Frate - che abbiamo già depositato per il primo acconto. Ad oggi Caprara ha una protesi provvisoria, necessaria per la riabilitazione e fisioterapia e, in base a questa, gli verrà adattata quella nuova”. Adesso l’appello è affinché la raccolta fondi prosegua, per garantire al poliziotto un sostegno duraturo e che gli garantisca di ottenere lo strumento di cui ha bisogno. Persona molto conosciuta nella sua comunità, anche per l’impegno profuso nell’organizzazione nella tradizionale Sagra de le Raze, l’uomo è anche uno sportivo che ha partecipato a diverse gare di corsa e resistenza, passione che lo ha contraddistinto fin da ragazzo. Un giorno, però, ha iniziato a sentire uno strano dolore alla gamba.

Intervenire tempestivamente è stato impossibile a causa della pandemia, così che il condrosarcoma, ossia un tumore alle ossa, si è aggravato prima del previsto. L’operazione chirurgica è avvenuta lo scorso settembre e fin da metà febbraio si sono attivate numerose associazioni locali e non solo, come il Motoclub della Polizia di Stato, Settembre InVita, Thin Blu Line Italy, il comitato “Amici di Federico” di Villa Vicentina e tantissimi altri. “Nell’ottobre di due anni fa - ricorda Del Frate - dovette interrompere una corsa a causa di un forte dolore al ginocchio destro”. Da lì è partita la trafila delle analisi e accertamenti, con un primo intervento ad aprile 2020 e all’inizio sembrava essere tutto tornato alla normalità. Purtroppo, però, il destino avrebbe deciso diversamente.

In estate era riuscito anche a riutilizzare il ginocchio, ma da lì a poco la situazione è degenerata. “Il male è tornato più forte di prima e, a settembre, il male si era espanso fino al femore. Nessun intervento poteva evitare il pericolo di vita e da due mesi ormai non riusciva più a dormire, a causa del dolore”. I contatti con il gruppo di Gonars sono nati da alcuni amici, poiché il preventivo fatto da un negozio di Udine è fin troppo dispendioso. “Purtroppo il problema non è solo la protesi in sé, ma per essere indipendente bisogna modificare anche l’auto, intervenire in casa. Per alcuni aspetti interviene l’Asl, ma non per tutto”. Più propenso ad aiutare piuttosto che a chiedere, Capraro alla fine si è rivolto a Del Frate per raggiungere il suo obiettivo.

Peraltro, l’uomo - originario di Catanzaro - non ha smesso di sognare di tornare in pista, tanta è la passione per il biathlon, attività che lo vedeva impegnato prima del male. Per aiutarlo in questo percorso, è possibile donare un’offerta libera tramite bonifico all’associazione “Amis dal Disu” Odv all’Iban IT58X0708563890006210026636. La causale è “Una protesi per Luigi”. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la presidente del sodalizio al numero 345 4339000.

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