Cormons studia come eliminare le barriere, 180 punti critici emersi

Cormons studia come eliminare le barriere, 180 punti critici emersi

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Cormons studia come eliminare le barriere, 180 punti critici emersi

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 13 Ott 2022
Copertina per Cormons studia come eliminare le barriere, 180 punti critici emersi

Il documento sarà votato in Aula, Felcaro: «Ora chiederemo contributi in Regione».

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Ha richiesto quasi un anno di lavoro e, alla fine, anche Cormons ha il suo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Il documento è stato presentato ieri pomeriggio dall’architetto Emma Taverna che, insieme agli uffici comunali, ha individuato una serie di criticità sul territorio da risolvere per permettere il regolare passaggio anche per le persone con disabilità, bambini, anziani e donne con passeggini. In tutto, sono stati 180 i punti emersi, che il piano ha catalogato per futuri interventi.

Con questo strumento, ha evidenziato il sindaco Roberto Felcaro, ora sarà possibile chiedere contributi dalla Regione, che ha vincolato l’erogazione di fondi sul tema proprio all’adozione del Peba. L’ultimo passaggio è atteso in consiglio comunale, ancora da convocare, mentre l’assessore ai Lavori pubblici, Fabio Russiani, ha rilevato come “il nostro interesse era individuare le zone su cui intervenire”. La collega al Welfare, Antonietta Fazi, ha ricordato che sono state coinvolte anche le associazioni in questo percorso.

Insieme alla consulta regionali per la disabilità, infatti, è stata esaminata la pianta sia del capoluogo che delle frazioni di Brazzano e Borgnano. La maggior parte delle criticità emerse riguarda Cormons, andando a osservare i percorsi tra le due piazze principali, Libertà e XXIV maggio, oltre a via Sauro, via Friuli, gli accessi alle scuole, i Giardini della pace, marciapiedi, stazione ferroviaria, attraversamenti pedonali, l’area del Teatro comunale e la salita al monte Quarin. Analizzate anche le posizioni di pali e bidoni.

La discussione ha coinvolto anche associazione alpini, carabinieri in congedo, Protezione civile e tutte quelle che si occupano di assistenza e supporto sul territorio. Si è così andati a esaminare scalinate, rampe, pavimentazioni e altri elementi totalmente mancanti o da modificare. Focus anche sulle panchine, come alcune che dovranno essere modificate perché troppo basse e quindi non adatte a cittadini anziani, ipotizzando anche alcuni modelli adatti anche per carrozzine. Nelle frazioni, l'attenzione è andata sulle arterie vicino ai servizi.

“Siamo partiti dall’ascolto - ancora il primo cittadino - e ci siamo adeguati alle criticità del territorio”. Nel cantiere principale alle porte, ossia quello su piazza Libertà (nella foto), il capo della giunta ha assicurato che sono già stati fatti i ragionamenti del caso sulle barriere architettoniche, avendo chiuso il progetto esecutivo del primo lotto e lavorando ora allo studio di fattibilità del secondo. Da valutare anche l’entità dei costi, i quali comunque l’amministrazione punta a coprirli tutti con contributi regionali nel corso dei prossimi interventi.

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