le divergenze
Cormons, le scintille nell'opposizione: Esposito e Persoglia vicini ai saluti
Tensioni all'interno dell'opposizione, Persoglia: «Quanto fatto da Esposito mi ha lasciato interdetta». La replica dell'esponente di Azione.
La politica comunale di Cormons, ed in particolare l’opposizione, sta affrontando da alcuni mesi a questa parte una fase quanto mai movimentata, visti gli sconvolgimenti e le non poche tensioni tra le stesse fazioni politiche. Il momento critico, preannunciato dalle dimissioni del settembre scorso dell’ex candidata sindaco Elena Gasparin, è continuato dalle più recenti tensioni in seno allo stesso gruppo. Oltre a tutto ciò non sono mancate le dimissioni di un altro consigliere di minoranza, Paolo Nardin di Uniti per Cormons, che è stato sostituito da Giorgio Cattarinato.
Per quanto riguarda l’ex lista di Gasparin, passata da “Elena Gasparin Sindaco” ad “Azione Repubblicana”, ha visto il subentro da parte di Giuseppe Esposito, che si è andato ad affiancare alla già presente Annamaria Persoglia. Tra questi due, tuttavia, l’intesa è venuta a mancare su alcune questioni fondamentali, prime fra tutte la decisione di Esposito di entrare nel gruppo di Azione del fondatore Carlo Calenda. A darne l’annuncio era stato proprio il segretario provinciale del partito, Marco Rota, durante la campagna elettorale in vista delle elezioni europee di inizio giugno.
Un provvedimento fin qui che non ha destato nessun tipo di critica o problema, finché Esposito non si è espresso in merito al volere di assumere una carica di capogruppo di una nuova lista di Azione in seno al Consiglio comunale cormonese. Scelte, quest’ultima, che si scontra tuttavia con il regolamento della stessa assise, che non prevede la possibilità di questo tipo di azioni. La situazione è quanto mai tesa e la collega (o ex) di Esposito, Annamaria Persoglia, ha commentato: «Già avevo percepito la sua volontà di diventare capogruppo negli ultimi mesi».
«Ad oggi - ha rimarcato - siamo ancora entrambi nel gruppo di Azione Repubblicana ma, quanto fatto da Esposito, mi ha lasciato interdetta. Sono infatti venuta a sapere della sua volontà di diventare capogruppo direttamente dalla stampa e, nonostante le acclarate competenze giuridiche, non sapeva che questo tipo di azione non fosse legalmente possibile». La divergenza, ad ogni modo, dovrà andare ad appianarsi quanto prima possibile, forse proprio nel corso del prossimo consiglio comunale previsto per fine mese.
«Ho tentato più volte, invano, di incontrarmi con la collega per confrontarci e risolvere le tensioni – ha spiegato proprio Esposito – Le decisioni politiche che mi hanno portato a creare una nuova lista sono diverse, prima fra tutte la volontà di lavorare attivamente per la comunità, diversamente rispetto a quanto fatto dalla stessa Persoglia. Ad ogni modo mi auguro che la soluzione si risolva quanto prima, anche perché a mio favore ho numerose sentenze giuridiche, nonché un vero e proprio diritto costituzionale, che attestano la legalità della mia richiesta di formare un nuovo gruppo autonomo ed indipendente: una sorta di terzo polo tra le due attuali forze politiche».
Foto Tibaldi
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