la seduta
Cormons, scintille in Aula sullo striscione Verità per Regeni dopo 5 ore

Toros e Simoni hanno abbandonato il consiglio dopo la risposta dell'assessore Fazi.
È stato un consiglio comunale piuttosto bollente ed estenuante, quello che si è tenuto presso la sala civica di Cormons ieri sera. Estenuante perché i punti in programma all’ordine del giorno erano ben 16, tra i quali l’esposizione da parte dell’ing. Novarin delle previsioni progettuali dei lavori di "Realizzazione del collegamento ciclabile Cormòns-Gradisca d'Isonzo" e le nomine alle varie commissioni consultive in seno al consiglio comunale. Assente per motivi personali il sindaco Roberto Felcaro e, a dirigere le danze, è stato il vice Fabio Russiani.
“Il progetto della pista ciclabile Cormons-Gradisca d’Isonzo è e sarà un itinerario molto importante – ha esordito l’ingegnere Alberto Novarin, a capo di redigere il piano – C’è una grande richiesta da parte dei ciclisti di una pista che colleghi la zona del Collio all’Isonzo e, il tutto, si inserisce in un progetto ancora più grande che collega Gradisca con Grado”. In seno alla discussione sono emersi molti dubbi dalla parte dell’opposizione, specie per l’intersezione che, da progetto, è prevista tra la pista e la rotonda di viale Roma e il poco spazio della careggiata che da Cormons va a Mariano.
Tratto, per l’appunto, è prevista la delimitazione di una ciclabile in uno spazio considerato non sufficiente. Molti dubbi e perplessità da parte della minoranza anche in merito al secondo punto all’ordine del giorno, ossia l’individuazione degli organismi collegiali indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali del Comune di Cormons. Varie le proposte avanzate: Elena Gasparin ha proposto l’istituzione di un comitato di controllo e valutazione e di una commissione energetica, la quale “dovrebbe occuparsi della creazione di comunità energetiche nella nostra cittadina".
Appello anche per "l’avviamento di un procedimento di transizione energetica, tema fondamentale nell’ultimo periodo specie dopo la crescita generalizzata del costo dell’energia”. Eros Gino Simoni ha, invece, avanzato l’idea della creazione di una commissione cultura e, durante il suo intervento, ha lanciato non poche sferzate all’assessore Anna Bortolotti: “Le faccio alcune domande e spero di avere altrettante risposte: se il direttivo della Consulta giovani avrebbe dovuto rinnovarsi dopo un anno dalla sua formazione è stata prevista una nuova assemblea?"
"Perché - ancora Simoni - la Consulta giovani non è stata interpellata per la pianificazione strategica della Festa dell’uva? Perché non sono state create ancora delle aule studio, perlomeno provvisorie e temporanee, come posto dai vostri candidati durante il dibattito organizzato da Il Goriziano presso la sala civica del 3 giugno?” Ha seguito anche l’intervento della consigliera Patrizia Mauri, che ha proposto la creazione di una commissione bilancio, per “consentire ai gruppi consigliari di accedere in modo pieno alla contabilità, in modo tale da arrivare perfettamente preparati ai lavori del consiglio”.
I punti successivi vertevano fondamentalmente sulla nomina di varie commissione, da quella per il servizio di mensa scolastica a quella per l’assistenza sociale, passando per l’ambiente e per lo Statuto e per i regolamenti. A chiudere l'assise anche la presentazione degli aggiornamenti del Dup e la ratifica della variazione d'urgenza al bilancio. Grandi polemiche per quanto riguarda gli ultimi due punti in programma: l’interrogazione di Lucia Toros su che fine ha fatto lo striscione "Verità per Giulio Regeni" e quella di Elena Gasparin sull'aggiornamento del piano del traffico comunale.
Le critiche sono arrivate in merito alla prima interrogazione, tant’è che i consiglieri di opposizione Toros e Simoni hanno deciso di abbandonare l'Aula. “A seguito della risposta orale dell'assessore Fazi e dei sorrisi e delle risate di qualche componente della maggioranza durante gli interventi della consigliera Toros e della consigliera Persoglia sul tema – ha spiegato Simoni – Ho deciso come rappresentante di Nuova Cormons di abbandonare la seduta di ieri sera a fronte di una mancanza di rispetto in primis alla famiglia Regeni e poi verso tutti i cittadini italiani che difendono da anni la causa”.
Dal canto suo, l'esponente della giunta aveva ribadito che, dopo un dibattito interno alla maggioranza, lo striscione risulta essere agli occhi dei più una questione politica e di indirizzo. A fronte di ciò, il manifesto giallo non verrà riposizionato ma sarà intitolato a Giulio Regeni il vialetto alberato dei Giardini della pace.
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