Cormons ricorda monsignor Pietro Cocolin a 41 anni dalla scomparsa

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Cormons ricorda monsignor Pietro Cocolin a 41 anni dalla scomparsa

Di Franco Femia • Pubblicato il 09 Gen 2023
Copertina per Cormons ricorda monsignor Pietro Cocolin a 41 anni dalla scomparsa

La Messa nel santuario di Rosa Mistica e poi la presentazione del libro di Pier Paolo Gratton ricorderanno l'amato arcivescovo.

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Quarantun anni fa, l’11 gennaio 1982, ci lasciava monsignor Pietro Cocolin. Era un lunedì sera e nella cattedrale i fedeli si stavano preparando a una Messa di preghiere officiata dall’allora preposito capitolare monsignor Giusto Soranzo, quando giunse la notizia che il generoso cuore del vescovo aveva cessato di battere dopo due giorni di agonia. E tutta la Diocesi si sciolse in pianto per il suo pastore che l’aveva guidata per 15 anni, anni d’intensa pastorale spinta da un vento del Concilio. che era da poco terminato e aveva pervaso la Chiesa.

Sono passati 41 anni e Cormons che lo ebbe come cappellano nella sua prima esperienza pastorale dal 1944 al 1951, lo ricorderà in occasione dell’anniversario, mercoledì 11 gennaio, con due appuntamenti: il primo nella Messa delle 18.30 nel santuario di Rosa Mistica; e il secondo con la presentazione del libro “Non lasciatemi solo” di Pier Paolo Gratton alle 20 nella Sala civica di Palazzo Locatelli. L’autore dialogherà con il giornalista Franco Femia, mentre le conclusioni saranno affidate a monsignor Armando Zorzin, che fu per dieci anni segretario di Cocolin. Porteranno il loro saluto il parroco mons. Stefano Goina e un rappresentante dell’Amministrazione comunale.

Il libro di Gratton è la più completa biografia del vescovo Pietro. È una godibile lettura che parte dalla sua infanzia trascorsa in quel di Saciletto di Ruda per proseguire poi dalla vita in seminario ai suoi i ministeri pastorali svolti a Cormons e poi come parroco a Terzo, Aquileia e Monfalcone fino alla nomina a vescovo avvenuta nel giugno 1967. Largo spazio viene dato nel libro ai 15 anni di episcopato sottolineando anche le difficoltà da Cocolin che voleva fare il parroco e si trovò, figlio di questa terra, a fare il vescovo. Gratton ha impreziosito il suo racconto riportando ampi stralci del diario di mons. Cocolin, che per la prima volta vengono resi pubblici.

Gratton con il suo libro non solo non ci fa dimenticare questo vescovo, ricco di quella saggezza contadina che lo ha aiutato a capire e vivere il tempo e la storia della sua gente, ma ci aiuta a riscoprirlo come uomo, prete e vescovo, che ci ha lasciato.  

In foto: Monsignor Cocolin con gli scout di Cormons nel 1977.

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