Cormons ricorda la Liberazione, percorsi opposti per Comune e Anpi

Cormons ricorda la Liberazione, percorsi opposti per Comune e Anpi

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Cormons ricorda la Liberazione, percorsi opposti per Comune e Anpi

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 25 Apr 2023
Copertina per Cormons ricorda la Liberazione, percorsi opposti per Comune e Anpi

Mattinata iniziata con la musica della banda in piazza Libertà, percorso a ritroso dell'Anpi dal cimitero fino al cuore della cittadina.

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Commozione e riflessione: queste sono state le sensazioni e le emozioni che gli abitanti di Cormons hanno vissuto questa mattina, la mattina del 25 aprile, festa della Liberazione. A dar inizio alla manifestazione, organizzata dal Comune, è stata la banda cittadina che, alle 10 presso piazza Libertà ha suonato l’inno italiano davanti alle autorità, le associazioni combattentistiche d’arma e la cittadinanza tutta, che nonostante il meteo non clemente era molto numerosa.

Deposta la corona d’alloro, ha preso la parola il primo cittadino, Roberto Felcaro: “Siamo qui oggi, insieme, per celebrare una giornata fondamentale per la storia del nostro Paese. Una giornata nella quale le ombre buie e minacciose dell’oppressione, della mancanza di libertà e dell’occupazione furono allontanate. Il 25 aprile l’Italia fu liberata dal nazi-fascismo e, grazie soprattutto al coraggio di tanti giovani, si posero le basi per un nuovo clima di unità nazionale che portò all’approvazione della nostra Costituzione".

"Gli italiani, civili e militari, offrirono grandi sacrifici e patirono numerosi lutti ma, alla fine, l’Italia fu nuovamente libera, unita e indipendente sotto un’unica bandiera, con una grande volontà di ricostruzione, morale e materiale". Lo stesso primo cittadino ha riportato un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato il 24 aprile del 2015, e, successivamente, ha aggiunto: “Come sindaco io credo che oggi ci sia sempre la necessità di difendere e ricordare i valori prima descritti, come deve essere fatto contro l'assalto del terrorismo, come vien fatto e va fatto sempre di più contro quello della mafia".

Lo stesso deve essere fatto per "stigmatizzare le purtroppo ricorrenti guerre che costantemente scoppiano ai lati più svariati del nostro pianeta e che purtroppo abbiamo avuto modo di osservare nella vicina Ucraina. La democrazia va sempre, giorno dopo giorno, affermata e realizzata nella vita quotidiana". Il corteo è proseguito presso il cimitero di Cormons, dove è stata apposta un’altra corona d’alloro, seguita da una lettura di un epigrafe di Piero Calamadrei, originariamente dettata per una lapide “ad ignominia”, collocata nell’atrio del palazzo comunale di Cuneo.

Il tutto in risposta alla scarcerazione del criminale nazista Albert Kesserlring, che dopo il suo rientro a casa ebbe l’impudenza di dichiarare pubblicamente che gli italiani avrebbero fatto bene a erigergli un monumento. Alle 10.45, Anpi ha organizzato una camminata “a ritroso”, che dal cimitero di Cormons è arrivata fino a piazza Libertà, con alcune soste e letture in via Albino Verrucchi, piazzale Mario e Ermenegildo Pollo e piazzale Giovanni Fain. Letture e testimonianze dirette di coloro che durante quel periodo infausto nella storia italiana ha lasciato, e perduto tutto, dalla famiglia agli amici e, molto spesso, la stessa vita.

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