Cormons, quei viaggi nel mitico Nordest di Luca Buiat nel libro tra silenzi e temporali

Cormons, quei viaggi nel mitico Nordest di Luca Buiat nel libro tra silenzi e temporali

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Cormons, quei viaggi nel mitico Nordest di Luca Buiat nel libro tra silenzi e temporali

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 31 Ago 2024
Copertina per Cormons, quei viaggi nel mitico Nordest di Luca Buiat nel libro tra silenzi e temporali

Il volume, edito da Qudu libri, parla fondamentalmente delle escursioni che Buiat ha realizzato a piedi ed in bici negli ultimi anni nel mitico Nordest.

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Raccontare il territorio attraverso il personale punto di vista, quello di una persona profondamente innamorata delle proprie radici e dei luoghi che hanno segnato la propria vita. Questo è quello che lo scrittore Luca Buiat di Cormons ha cercato di realizzare con la pubblicazione del suo primo libro, “Una raccolta di silenzi e temporali”. Il volume parla fondamentalmente delle escursioni che Buiat ha realizzato a piedi ed in bici negli ultimi anni nel mitico Nordest. Mitico perché, come dice lo stesso autore, «questa zona del Friuli orientale che confina con la Slovenia è particolarmente affascinante perché è una zona incontaminata, piena di fiumi, sorgenti, piccoli torrenti e paesaggi desolati e bellissimi».

La raccolta è ambientata tutta nel Collio-Brda, nelle Valli del Natisone e sulle rive dello Judrio, ma non mancano delle escursioni più lunghe nelle Alpi Giulie e Carniche, e una sezione particolare dedicata alle persone più vicine allo scrittore, alla sua casa ed al suo giardino. «Il libro è nato nella casa dei miei genitori di Brazzano, durante la mia spensierata adolescenza dove ero circondato dalla musica e dai libri – spiega Buiat - I miei primi "idoli" sono stati Guccini e De Gregori, Herman Hesse e Jack Keroauc, ma anche Battiato e Murakami».

«Grazie a questa ricchezza culturale ho scritto i mie primi versi. Poi questa mia particolare vocazione l'ho ritrovata 40 anni dopo, nelle aule dell'Unitre di Cormons dove grazie ai corsi di scrittura creativa tenuti dallo scrittore e poeta di Gorizia Giovanni Fierro, ho iniziato a scrivere i miei primi veri racconti e poesie». Fierro, oltre ad essere stato ispiratore del lavoro di Buiat, ha scritto anche la prefazione del libro stesso, del quale è debitore: «Grazie alle lezioni di Giovanni ho appreso come poter scrivere e dare respiro alla scrittura stessa, mi ha aiutato moltissimo a stare vicino alle parole, ai versi che indagano un immagine che ho visto durante una mia escursione».

Il libro nasce proprio da una raccolta di pensieri e riflessioni che Buiat ha elaborato negli anni durante le sue escursioni nel territorio, fino ad incontrare Simone Cuva e Patrizia Dughero della casa editrice Qudu libri (nata a Bologna ma trasferitasi da 4 anni a Gorizia), che hanno dato fiducia al neo-scrittore pubblicandone il testo.

«Perchè ho scritto un libro di poesie sul mio territorio? – si interroga lo scrittore - Perché la nostra terra vibra di parole, di bellezza selvatica, di versi e poesia. Basta aver la consapevolezza di ascoltarlo, di fermarsi spesso a guardare i suoi angoli più nascosti nelle diverse stagioni che si susseguono. È stato piuttosto semplice scriverlo perché il nostro territorio mi comunica da sempre un linguaggio sconosciuto che lo conosco molto bene, a forza di frequentarlo e di attraversarlo con lentezza e passione di cercare sempre uno sguardo diverso».

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