gli obiettivi
Cormons, un nuovo gruppo nell'opposizione dopo l'addio di Gasparin
Dopo subentro di Giuseppe Esposito, nasce il nuovo gruppo Azione repubblicana nella minoranza. Mauri (Ppc): «Base comune».
Tra i primi esiti delle dimissioni dal consiglio comunale di Cormons della candidata sindaca alle ultime amministrative, Elena Gasparin, vi è la formazione di un nuovo gruppo. La formazione, composta dai due consiglieri Giuseppe Esposito – ex dirigente della Provincia subentrato in quanto primo tra i non eletti – e Annamaria Persoglia. “Ci chiameremo ‘Azione repubblicana’ – ha annunciato ieri sera Esposito in municipio – con la speranza di porci come punto di riferimento per la democrazia laica e repubblicana, oltre che per i giovani”.
Un annuncio che ha fatto seguito a una sorta di manifesto dei valori del neonato gruppo, che vede con preoccupazione la crescente astensione delle ultime elezioni. “La gente vuole coerenza e serietà – ha sottolineato l’ex dirigente –. È stanca di fenomeni come il trasformismo e dell’eclissi dell’interesse generale come precetto morale”. Proprio riguardo questo punto, il neoconsigliere ha inferto una stoccata alla giunta di Gorizia: “Non mi riconosco nell’attuale governo, ma è chiaro che il ripristino dei controlli al confine con la Slovenia è una misura volta a tutelare un’esigenza della collettività".
"Le richieste del sindaco Ziberna vanno in una direzione opposta - ha sottolineato -, essendo mirate a difendere un interesse particolare, quello di una Capitale europea della cultura di cui, peraltro, non si vede ancora nulla, se non foto dei viaggi di dirigenti del Gect e dello stesso sindaco in giro per l’Europa a spese del contribuente”. Questa tendenza, quindi, sarebbe anche la conseguenza di una serie di riforme che, sempre secondo il fondatore del nuovo gruppo, avrebbero indebolito lo Stato.
A cominciare dalla legge elettorale che aveva introdotto l’elezione diretta del sindaco “esautorando il Consiglio da molte delle sue competenze originarie”. E, infine, l’attacco alla legge Bassanini, che nel 1997 introdusse in Italia lo spoil system. Sistema che aveva colpito nel 2004 lo stesso Esposito quando presiedeva la Provincia Giorgio Brandolin e che la Corte di Cassazione aveva poi reintegrato nel 2014. “Il rapporto di fiducia non deve essere tra il funzionario pubblico e l’organo politico, ma tra il funzionario e la Costituzione”, richiamando l’articolo 97 della Carta costituzionale.
Annamaria Persoglia ha invece concentrato le proprie critiche sull’amministrazione locale, soffermandosi soprattutto sulla situazione del sovrappasso ferroviario chiuso in zona San Quirino, con un aumento dei costi spropositato. “Sono troppi gli annunci sui giornali di grandi importi stanziati dalla Regione o dallo Stato solo per creare consenso e senza promuovere la coscienza pubblica. La politica sia più vicina ai cittadini e non agli interessi di bottega”. Sempre Persoglia ha proposto, in vista della stagione natalizia, di “strutturare dei buoni spesa da destinare alle famiglie in difficoltà”.
La conferenza si è svolta alla presenza di diversi consiglieri della minoranza consiliare – Lucia Toros (Uniti per Cormons), Patrizia Mauri (Progetto per Cormons) ed Eros Gino Simoni (Nuova Cormons) – oltre che del sindaco, Roberto Felcaro e del vicesindaco Fabio Russiani. Mauri ha rilevato che ci sono ampi margini per collaborare all'opposizione: “Nonostante le nostre anime siano evidentemente diverse, abbiamo pur sempre una base comune, che è il programma amministrativo con cui ci siamo presentati alle elezioni”.
Secondo Simoni “l’ingresso di Giuseppe in consiglio comunale ha portato aria fresca”. Il giovane consigliere ha poi rilanciato la propria proposta volta a includere maggiormente nelle attività politiche gli studenti fuori sede, non solo come elettori, ma anche come eletti: “La partecipazione di consiglieri come me, che studio a Milano, alle sedute del Consiglio dovrebbe essere riconosciuto come un diritto. Spero si possa lavorare con Azione repubblicana per poterlo realizzare”.
Dagli esponenti della maggioranza invece, gli auguri di buon lavoro. Per il vicesindaco “il nome scelto è tutto un programma: lo considero un momento importante di riflessione politica”.
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