Cormons, si chiude il Grest 2021 con il saluto a monsignor Nutarelli

Cormons, si chiude il Grest 2021 con il saluto a monsignor Nutarelli

La festa finale

Cormons, si chiude il Grest 2021 con il saluto a monsignor Nutarelli

Di Redazione • Pubblicato il 03 Set 2021
Copertina per Cormons, si chiude il Grest 2021 con il saluto a monsignor Nutarelli

Affollato lo stadio 'Mian' per la conclusione del percorso 2021. Il parroco ha ricordato l'importanza di «spendere le proprie energie per il bene più grande, i figli».

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Si è concluso nello Stadio “G. Mian” la sedicesima edizione del Grest, il centro estivo organizzato dal Ric Cormons che, in un anno ulteriormente segnato dalle restrizioni per la pandemia ha visto protagonisti 180 ragazzi e 80 animatori.

Alla Festa finale presente anche il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, che, portando il saluto dell’amministrazione, ha ringraziato i giovani del Ricreatorio per aver messo insieme energie e idee per realizzare un evento straordinario. È intervenuto il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Alberto Bergamin che ha lodato il lavoro svolto mettendo in risalto quello che lui definito “modello Cormons” per come vengono richiesti e gestiti i vari contributi. Nei saluti iniziali ha preso la parola anche il vicepresidente del Ric Cormons, Francesco Marcon, che nel ringraziare l’amministrazione comunale e la fondazione, ha messo in evidenza come il Grest è una delle varie iniziative estive del Ricreatorio e l’impegno dello stesso a portare avanti nel futuro tutte le iniziative.

Il Parroco, monsignor Paolo Nutarelli, ha ringraziato quanti in diversi modi hanno sostenuto l’enorme macchina organizzativa. “La serata conclusiva del Grest da ormai 16 anni segna Ia fine della nostra Estate, una lunga Estate che è iniziata quando è suonata l'ultima campanella e che finisce oggi. Fusine, Cesclans, Collina, Suttrio, Cima Corso, esperienze che sono state rese possibili per la gratuità di educatori, capi, animatori, catechisti, cuochi, famiglie. Dietro ad ogni singola esperienza c'è il sogno del Ricreatorio, che grazie all‘apporto delle associazioni e di tutti noi, può diventare un punto di riferimento per tutta la Comunità”, ha ricordato il parroco.

“Essere Comunità significa avere la consapevolezza che la parrocchia, questa nostra Unità pastorale in fondo è un luogo privilegiato dove si mettono insieme i propri doni, dove si condivide ciò che si è e ciò che si può dare, dove si diventa dono. Dove si diventa segno di Cristo. Per me non è una sera facile ma stasera – ha proseguito Nutarelli - ancora una volta, desidero ringraziare quanti hanno speso le loro capacità e competenze per il bene più importante che abbiamo: i nostri figli. Non è facile per noi adulti ma è una sfida che dobbiamo affrontare e vincere. Non da soli ma insieme”, ha concluso Nutarelli.

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