gli incontri
Cormons e il padre di Stelutis alpinis, Lucinico riscopre l'abito storico
La serata con il coro di Corno di Rosazzo e le voci de lis Tarlupulis e di Pierluigi Pintar, questa sera doppio appuntamento tra Lucinico e Romans.
L’associazione Fulcherio Ungrispach di Cormons, come ogni anno, ha voluto partecipare alle iniziative della Setemane de culture furlane indetta dalla Società filologica friulana con una serata dedicata al cantore del Friuli per eccellenza: Arturo Zardini. Con l’indispensabile coro di Corno di Rosazzo, diretto dal maestro Andrea Boscutti e le voci de lis Tarlupulis e di Pierluigi Pintar, è stata raccontata la vita del maestro di Pontebba, sottolineata dalle sue composizioni.
I sacrifici, gli amori, i dolori, il patriottismo, l’animo poetico, la passione per la musica sono stati evocati in un crescendo di emozioni sino a che il numeroso pubblico non ha cantato insieme la sua composizione da tutti conosciuta come “Stelutis alpinis". La serata si è tenuta nella chiesa di Santa Apollonia ove le voci si accompagnano visivamente agli affreschi e danno una particolare sensazione di bello. Questo ha voluto sottolineare aprendo l’incontro la Presidente dell’Ungrispach Daniela Venier, fortemente impegnata a salvaguardare il patrimonio linguistico friulano cormonese.
Un'efficace sintesi sulla figura e l’opera di Zardini è stata offerta dall’assessore alla cultura Anna Bortolotti, che ha portato il saluto e l’apprezzamento della civica amministrazione. Roberto Tirelli ha infine messo in rilievo il valore della cultura friulana indispensabile base da condividere anche per salvare la lingua. Numerose persone hanno affollato la chiesa e il sagrato antistante provenienti anche da fuori Cormons. Presenti fra gli altri il comandante della stazione carabinieri Pino Debellis e il direttore della Sff, Feliciano Medeot.
Più che soddisfatti tutti e in particolare la presidente dell'Ungrispach, Daniela Venier, cui è stato attribuito il plauso per l’impegno con cui si adopera per l’associazione e già ora si pensa al prossimo appuntamento con la riproposizione di un poeta come Ungaretti scelto per essere uno dei simboli della città europea della cultura del 2025. Nel frattempo, proseguono gli appuntamenti con la Setemane: oggi, giovedì 16 maggio alle 20.30, al centro civico di Lucinico ci sarà l'incontro "Il vestito di Lucinico", promosso dal Gruppo folkloristico “Danzerini di Lucinico”.
L'obiettivo è per presentare la riedizione dell’abito storico dei primi dell’Ottocento rinvenuto a Lucinico. Intervengono Massimiliano Antonelli, Ines Macaro e Flavia Turel, autori dell’operazione, che illustrano gli aspetti storici e le fasi di realizzazione del “nuovo” abito. Sempre oggi, a Romans d'Isonzo attesa la conferenza "Castellieri friulani-Romans, un possibile castelliere di pianura?" alle 20.30, al centro culturale di Casa Candussi-Pasiani. Nell’ambito delle “Conversazioni culturali” promosse dall’associazione “I Scussons”, si propone un incontro con Susi Corazza, referente tecnico del Laboratorio di Preistoria e Protostoria dell’Università di Udine.
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