Cormons e Capriva tra calo demografico e invecchiamento: il bilancio del 2024

Cormons e Capriva tra calo demografico e invecchiamento: il bilancio del 2024

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Cormons e Capriva tra calo demografico e invecchiamento: il bilancio del 2024

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 26 Feb 2025
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A pesare sul rapporto finale è la denatalità, con un saldo naturale negativo. Positiva invece la situazione in merito ai nuovi residenti, maggiori rispetto a coloro che hanno lasciato i comuni collinari.

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Il 2024 si chiude con un calo della popolazione sia a Cormons che a Capriva del Friuli, in linea con la tendenza demografica che da tempo interessa il Friuli-Venezia Giulia e molte altre aree dell’Italia nord-orientale. L’invecchiamento della popolazione, il calo delle nascite e i flussi migratori sempre più instabili sono fattori che incidono sull’equilibrio demografico locale, con ripercussioni che si fanno sentire anche sul piano sociale ed economico. I dati forniti dall’ISTAT fotografano infatti una generale situazione in cui le nuove nascite non riescono a compensare il numero di decessi, mentre fortunatamente i trasferimenti in entrata e in uscita contribuiscono a mitigare la diminuzione del saldo naturale.

A Cormons, secondo i dati ISTAT, i residenti sono passati da 7084 a 7015 nel corso dell’anno, con una diminuzione di 69 persone. I dati evidenziano chiaramente il problema, riscontrabile a livello non solo locale ma anche nazionale, della denatalità: i decessi, infatti, ammontano a 125, a fronte di 26 nascite. A compensare è invece l’attrattività della cittadina collinare, visto che i nuovi residenti sono ben 226, ben al di sopra di coloro che hanno lasciato Cormons (196).

«Le persone che arrivano sono in misura minore rispetto a quelle che partono – evidenzia il sindaco di Cormons Roberto Felcaro – e ciò dimostra quanto il territorio sia appetibile per coloro che desiderano trasferircisi. A pesare sul rapporto finale è ovviamente il trend della denatalità, fenomeno che purtroppo è riscontrabile quasi su tutto il territorio italiano».

La situazione appare simile anche a Capriva del Friuli, dove al 31 dicembre la popolazione si attestava a 1585 abitanti. Anche qui il saldo naturale è stato nettamente negativo: appena 2 nascite contro 26 decessi. Un dato che evidenzia il progressivo invecchiamento della popolazione. Sul fronte dei matrimoni appare un dato curioso, poiché sono state celebrate 20 unioni, di cui ben 7 con almeno uno degli sposi di cittadinanza straniera.

Il quadro generale conferma le difficoltà demografiche del territorio, tra nascite in calo e un saldo migratorio che non sempre riesce a compensare le perdite. Un fenomeno che interessa molte realtà del Friuli-Venezia Giulia e che pone interrogativi sul futuro sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.

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