Controlli sulle esenzioni ticket, Moretti (Pd) fa pressing in Regione

Controlli sulle esenzioni ticket, Moretti (Pd) fa pressing in Regione

SANITÀ REGIONALE

Controlli sulle esenzioni ticket, Moretti (Pd) fa pressing in Regione

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 16 Ott 2024
Copertina per Controlli sulle esenzioni ticket, Moretti (Pd) fa pressing in Regione

Accertamenti su esenzioni per Isee e per patologia. Verifiche a ritroso anche su persone decedute. Il consigliere «garantire servizi in tempi ragionevoli».

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È una situazione che ha coinvolto diverse persone del territorio. Negli scorsi giorni, alcune famiglie si sono viste recapitare cartelle esattoriali legate alla verifica sulla mancata esenzione da ticket a seguito di controlli sul reddito Isee, pur essendo esenti per patologie. In altri casi, gli accertamenti sono scattati nei confronti di congiunti deceduti, con impossibilità di verificare la correttezza delle prescrizioni. «È un tema che avevo sollevato da molto tempo e che purtroppo non ha avuto seguito positivo – afferma il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti - in quanto, in qualche caso assistiti dalle associazioni dei consumatori, le persone si sono trovate costrette a pagare essendo difficile andare a ritroso di diversi anni rispetto a ricette e prescrizioni non corrette o inesatte. I controlli sono riferibili fino al 2014».

Tutto questo succede in un più ampio contesto di riferimento. Quello di un sistema sanitario pubblico regionale che fa fatica a rispettare tempi di svolgimento di visite, interventi o esami specialistici. Anche su questo aspetto si espone Moretti che denuncia i lunghissimi tempi di attesa per ricevere delle prestazioni sanitarie. «Mi segnalano temi che vanno fino a 18 e 24 mesi per interventi di cataratta in regione» commenta. Su questo anche il Rapporto Gimbe 2024 – presentato nei giorni scorsi – fa luce sulla situazione segnalando che sono quattro milioni e mezzo gli italiani che rinunciano alle cure per oggettive difficoltà economiche.

«Inoltre – fa notare il consigliere regionale - i dati dimostrano come il Friuli Venezia Giulia continua ad avere un dato negativo sul bilancio finanziario tra fuga e attrattività extra-regionale sanitaria di 7,6 milioni di euro, riferendosi a dati del 2021. In un contesto difficile e complesso per la sanità pubblica, nazionale o regionale che sia, con il personale medico e infermieristico che fa davvero i salti mortali per sopperire a carenze organizzative e di personale, mai stato così sotto pressione e mal pagato, il cittadino si trova indifeso di fronte a richieste di pagamento per indebite esenzioni di migliaia di euro risalenti a dieci anni prima o per congiunti deceduti da tempo».

«Il 25 febbraio scorso segnalai l’anomalia vissuta da diversi cittadini esenti dal ticket per patologie gravi come per gli eredi di persone nel medesimo status giuridico – continua Moretti - ai quali erano arrivate, senza alcuna precedente diffida o notifica, cartelle esattoriali anche di diverse migliaia di euro. Il tutto senza che vi fossero spiegazioni chiare ed esaustive». Alla notizia, Asugi ha replicato rilevando la correttezza delle cartelle e delle procedure svolte. «Voglio solo segnalare come, per il singolo cittadino, diventa difficile dimostrare che il medico di famiglia abbia sbagliato codice esenzione oppure, come è stato risposto a una cittadina, di andarsi a riprendere ricette datate diversi anni prima, magari di un congiunto deceduto, e verificare appunto il codice esenzione» sottolinea il dem.

Sostanzialmente, il cittadino impossibilitato a difendersi di fronte alla contestazione di erronei o incompleti pagamenti fino a dieci anni prima, paga cifre non indifferenti senza potersi completamente giustificare. «Solo l’insistenza risalente a questi ultimi anni del nostro gruppo in Regione ha fatto sì che oggi sempre più cittadini si rivolgano agli sportelli delle aziende sanitarie – in caso di mancato rispetto delle tempistiche di legge per visite ed esami – per reclamare il rispetto dei tempi, oppure per chiedere il rimborso di visite effettuate in strutture private, e costretto la Regione a prendere in mano una questione che esiste da tempo» così Moretti in chiusura.

Foto di pixabay.com

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